Silvius Leopold Weiss (1687-1750): “Sonatas for Lute transcribed by Wolfgang Rübsam”

Sonata Weiss W. 61 in re minore; Sonata Weiss W. 97 in fa maggiore, Sonata Weiss W. 93in re minore;  Sonata Weiss W. 95 in sol minore; Sonata Weiss W. 96 in sol maggiore. Wolfgang Rübsam (liuto-clavicembalo). Registrazione: 15-16 giugno 2019 presso la Immanuel Lutherian Church, Valparaiso, Indiana, USA. T. Time: 76′ 13″. 1 CD Brilliant Classic 95509
Weiss eccelle così tanto nel suonare il liuto che nessuno è mai stato paragonato a lui e a quelli che verranno dopo sarà lasciata soltanto la gloria di imitarlo”.
Questo giudizio espresso da Wilhelmine di Bayreuth, sorella di Federico II di Prussia, costituisce una testimonianza tangibile della fama conseguita come liutista da Silvius Leopold Weiss che, nell’arte dell’improvvisazione, fu paragonato dai contemporanei a Johann Sebastian Bach. Johann Friedrich Reichardt affermò addirittura:
Chiunque sappia quanto sia difficile suonare modulazioni armoniche e un buon contrappunto sul liuto rimarrà sorpreso e del tutto incredulo nel sentire da testimoni oculari che Weiss, il grande liutista, abbia sfidato Bach, il grande clavicembalista e organista, nell’eseguire fantasie e fughe”.
Non si hanno in realtà notizie certe di questa sfida musicale con Bach da parte di Weiss che, nato a Grodków nel 1687 in una famiglia di liutisti, fece il suo debutto come liutista nella corte di Breslavia nella quale la sua famiglia era a servizio. Dopo aver prestato servizio a Düsseldorf presso l’elettore Palatino Giovanni Guglielmo, seguì  il principe polacco Aleksander Sobieski a Roma dove ebbe modo di entrare in contatto con la musica italiana e con grandi compositori quali Alessandro e Domenico Scarlatti, Bernardo Pasquini, Georg Friedrich Händel e Arcangelo Corelli. Ritornato in patria, dopo aver prestato servizio per un breve periodo alla corte di Kassel, nel 1718 fu assunto  con un lauto stipendio presso la cappella del re di Polonia Augusto il Forte a  Dresda dove sarebbe morto all’età di 66 anni nel 1750.
Autore di una vastissima produzione che conta circa 600 composizioni, da lui chiamate sonate, ma che in realtà erano delle suites barocche, Weiss è il protagonista di un’interessante proposta discografica dell’etichetta Brilliant Classic nella quale si possono ascoltare 5 delle sue sonate, di cui tre prive del preludio che, secondo la prassi esecutiva dell’epoca, spesso non veniva scritto perché lasciato all’improvvisazione dell’esecutore.
Nel presente CD queste sonate non sono eseguite sul liuto, ma su un liuto-clavicembalo, uno strumento a tastiera che costituisce un ibrido tra il clavicembalo e il liuto e che si dice sia stato anche apprezzato da Bach. Ad eseguirle su un esemplare moderno costruito da Keith Hill nel 2015 è Wolfgang Rübsam il quale ha curato anche la trascrizione di queste sonate in cui lo stile italiano, appreso da Weiss in occasione del suo soggiorno romano, emerge soprattutto nel carattere cantabile di alcune loro parti. Grazie anche all’interpretazione di Rübsam, l’ascolto di queste sonate eseguite dall’artista con profondo senso dello stile, con grande attenzione all’intreccio polifonico e con espressione, è particolarmente interessante in quanto ci consente di conoscere una produzione che sarebbe rimasta altrimenti sconosciuta e che, invece, è degna di essere ascoltata soprattutto da parte di chi ama la musica barocca.