Le cantate di Johann Sebastian Bach: quarta domenica dopo l’Epifania

Eseguita la prima volta a Lipsia, il 30 gennaio 1724, la Cantata Jesus schläft, was soll ich hoffen? BWV 81 è la prima di 2 composizioni dedicate a questo giorno festivo. Il testo originario di Johann Franck (1618-1688), tratto dal  Vangelo di Matteo (cap.8.vers.26) è qui ulteriormente rielaborato da Christian Weiss (1671-1737) e da  Erdmann Neumeister (1671-1756). Il tema è tratto dall’episodio che narra quando Gesù placa una tempesta davanti allo spavento dei discepoli. La dolcezza cullante dell’accompagnamento dell’aria di apertura del contralto (“Gesù dorme, cosa posso sperare?”) ci descrive, come nelle arie  “del sonno” del teatro barocco, un Gesù dormiente. Ma è un riposare visto  dagli apostoli e che presenta già i segnali di apprensione e timore (la tonalità minore) per la tempesta in arrivo. Il successivo recitativo del tenore (“Signore! Perchè resti così lontano?”) esprime chiaramente e con forte carica teatrale, la paura dei discepoli. La tempesta viene chiaramente descritta nella successiva aria tripartita, sempre del tenore (“Le onde spumeggianti delle acque”) che mostra, come nelle arie “di tempesta”, un uso delle colorature alle parole “Verdoppeln die Wut” (“raddopiano i loro flutti”) e “stürmende Flut” (“flutti tempestosi”). Un breve, ma imperiso arioso del basso (“Perché avete paura,
uomini di poca fede?”), che insiste sulla parola “warum? ( sfocia direttamente all’aria, affidata ancora al basso. Gesù placa la tempesta, (presente nel bel disegno dell’orchesta, con l’oboe d’amore in primo piano sullo stacco vibrante degli archi). Anche qui il canto si piega in vocalizzi nella sezione A dell’aria (“Calmati, mare tumultuoso! Tacete, tempesta e vento!). Un tono solenne anima il successivo recitativo del contralto (“Oh gioia, il mio Gesù ha pronunciato una parola”). Il corale finale (“Sotto la tua protezione
mi metto in salvo dalla tempesta”) ribadisce la convinzione del credente: “Gesù mi proteggerà”.

Nr.1 – Aria (Contralto)
Gesù dorme, cosa posso sperare?
Non vedo
con pallido viso
l’abisso della morte già aperto?
Nr.2 – Recitativo (Tenore)
Signore! Perchè resti così lontano?
Perché ti nascondi in questo momento di bisogno,
quando tutto minaccia un’orribile fine?
Ah, non si commuovono della mia sofferenza
i tuoi occhi mai inclini al sonno?
Già una volta hai mostrato con una stella
ai Magi appena convertiti
la giusta via da seguire.
Ah, conducimi con la luce dei tuoi occhi,
poiché questo cammino riserva solo pericoli.
Nr.3 – Aria (Tenore)
Le onde spumeggianti delle acque sataniche
raddoppiano la loro furia.
Il cristiano dovrebbe ergersi come una roccia
quando i venti del dubbio soffiano su di lui,
sebbene i flutti tempestosi cerchino
di indebolire la forza della fede.
Nr.4 – Arioso (Basso)
Perché avete paura,
uomini di poca fede?
Nr.5 – Aria (Basso)
Calmati, mare tumultuoso!
Tacete, tempesta e vento!
I tuoi confini sono tracciati,
affinché il mio Figlio prediletto
non patisca alcun danno.
Nr.6 – Recitativo (Contralto)
Oh gioia, il mio Gesù ha pronunciato una parola,
il mio soccorritore si è svegliato, ed ora
le onde della tempesta,
la notte della sventura
e tutte le difficoltà dovranno scomparire.
Nr.7 – Corale (Coro)
Sotto la tua protezione
mi metto in salvo dalla tempesta
di tutti i nemici.
Sia che Satana si infuri,
sia che il nemico si accanisca,
Gesù è al mio fianco.
Anche se lampeggia e tuona,
se il peccato e l’inferno mettono paura,
Gesù mi proteggerà.
Traduzione Emanuele Antonacci