Milano, Teatro degli Arcimboldi: Gala Rudolf Nureyev. Il prezzo della libertà

Milano, Teatro degli Arcimboldi
Coreografie di Marius Petipa, Lev Ivanov, Jules Perrot, Vasillij Vajnonen, Jean Coralli, Joseph Mazilier.
Musiche di Ludwing Minkus, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Cesare Pugni, Boris Asafiev, Adolphe Adam, Khachaturian, Riccardo Drigo.
(in ordine di apparizione) KIMIN KIM; GOGONEA MARIA – CACOVEANU RAZVAN; EMMA CASTELLANI – LIKOLLARI LEONARDO; MARTINA DALL’ASTA – LEONARD CELA; AMYRA CRISTINA BADRO – VALENTIN STOICA; VICTOR FINNAURINI; LETIZIA MASINI.
Milano, 19 febbraio 2023
Abbiamo assistito, la scorsa domenica, ad un gala in onore di Nureyev presso il Teatro degli Arcimboldi, seconda edizione di uno avuto luogo l’anno scorso. Se anche in quella sede le coreografie portate in scena non erano di Nureyev, l’intenzione più o meno dichiarata è comunque quella di rifarsi all’ambiente coreografico in cui lui crebbe e con cui si fece poi notare in occidente. Star ospite della serata è stata Kimin Kim. Seppure sia stato una troppo fugace apparizione in apertura della serata, con solo una variazione dalla Bajadere, è ritornato poi in chiusura, con la forza strepitosa dei suoi giri velocissimi e mordenti, nel pas de deux del Corsaro, anche se inspiegabilmente accompagnato da una troppo immatura Letizia Masini, diplomata da poco in Scala. Coppia felice è invece stata quella di due giovani danzatori, Martina Dall’Asta e Leonard Cela, che hanno proposto i passi a due del Lago dei cigni e di Spartacus. Hanno rappresentano due piccole parentesi poetiche nella frenesia tipica dei gala, che, come molti altri, un po’ soffre della successione da concorso. Questi due pezzi sono stati danzati con una piacevole sospensione lirica, tecnicamente puliti e con una commuovente sensibilità agli accenti musicali. Si sono entrambi conclusi con il pas de deux stesso, senza l’esecuzione delle variazioni. Forse è stata una scelta intenzionale, data anche dalla (crediamo) giovanissima età di Cela, ma l’assenza delle variazioni ha acuito questa impressione di sospensione. Comunque sia, effettivamente, dopo quanto detto, nel loro piccolo, da questi due giovani artisti non si necessitava di altra danza.
Altra coppia che è molto piaciuta e quella di Amyra Cristina Badro e Valentin Stoica
. Nella prima parte dello spettacolo hanno proposto il pas de deux da Flames of Paris, riuscito ed energico, nonostante l’increscioso inconveniente della calata del sipario in anticipo, con la relativa accensione delle luci in sala, quando stava per iniziare la famosa variazione maschile! Ciononostante, è stata eseguita molto bene, con il giusto piglio, da Valentin Stoica. Subito dopo l’intervallo, questi due danzatori hanno poi messo in scena un bel pas de deux di Giselle.
La coppia Gogonca Maria e Cacoveanu Razvan ha dapprima danzato un passo a due dalla Bella addormentata, non molto centrato nell’esecuzione, soprattutto per la variazione di lui. Eppure, dopo l’intervallo, hanno sorpreso tutti con un frizzante passo a due del Don Chisciotte.Terminiamo questa piccola rassegna con i tre danzatori che purtroppo hanno avuto, per motivi differenti, un esito poco soddisfacente, Emma Castellani, Victor Finnaurini e Leonardo Likollari. Soprattutto Castellani e Finnaurini, con il difficile passo a due dello Schiaccianoci, ci appaiono immaturi per questo repertorio. Infine, non possiamo non sottolineare, purtroppo, che la qualità musicale delle basi registrate era troppo spesso non ottimale – una di esse partiva finanche a frase musicale già iniziata, con una nota tronca! Non è un aspetto trascurabile, questo. Crediamo che uno spettatore abbia il diritto non solo di vedere un bello spettacolo, ma anche di poterlo ascoltare, perché un appassionato di danza è anche un appassionato di musica, seppur più rozzo di un melomane da sala da concerto. Se, quindi, un gala è un’occasione per avere a portata d’occhio molte bellezze della danza tutte assieme, questo merita una maggiore organizzazione, considerato anche il fatto che si tratta di una seconda edizione.