Roma, Chiostro del Bramante: INFINITY. Michelangelo Pistoletto. L’arte contemporanea senza limiti.

Roma, Chiostro del Bramante
INFINITY. Michelangelo Pistoletto. L’arte contemporanea senza limiti.
a cura di Danilo Eccher
18 Marzo – 15 Ottobre 2023

“Credo che l’artista abbia una funzione essenziale, la sua maestria rimane indispensabile. Tuttavia tale maestria non sarà più solo dei grandi artisti famosi, sarà di tutti coloro che sapranno cimentarsi non solo nel produrre un’opera, ma nell’integrare la creazione nella convivenza sociale” M. Pistoletto

Michelangelo Pistoletto, uno dei maestri dell’arte contemporanea, compie novanta anni nel 2023 e il Chiostro del Bramante ha il privilegio di inaugurare la sua nuova stagione espositiva con una grande mostra dedicata all’artista italiano. L’esposizione presenta oltre cinquanta opere, dalle storiche alle più recenti, dall’inizio degli anni Sessanta fino ad arrivare al 2023, anno in cui l’artista presenta nuove produzioni realizzate appositamente per gli spazi del Chiostro. La mostra, curata da Danilo Eccher e prodotta da DART – Chiostro del Bramante, non si limita a essere una mostra tradizionale, ma piuttosto un racconto affascinante che accompagna il visitatore in un viaggio emozionante dentro la poetica e il mondo, i tanti mondi, di Michelangelo Pistoletto. L’arte di Pistoletto è caratterizzata da un’infinità di modi di fare arte, un’infinità di modi di vedere, di cambiare prospettiva, di leggere la realtà. Al centro della mostra c’è un unico artista, ma nelle sue tante possibilità di essere, di trasformarsi, di raffigurare e rappresentarsi, di raccontare. “Una mostra collettiva di un unico artista”, come dichiara il curatore, perché “nella diversità io mi sono moltiplicato“, come dichiara l’artista stesso. Le opere presenti all’interno della mostra coprono pressoché l’intera carriera di Pistoletto, dagli anni Sessanta con i quadri specchianti come Metrocubo di Infinito ed ancora Venere degli Stracci, Orchestra di stracci e Labirinto, agli anni Settanta con L’Etrusco e la serie delle Porte Segno Arte insieme ad Autoritratto di Stelle, fino ai lavori più recenti. Negli anni Novanta, i Libri e nel Duemila I quadri specchianti oltre ai progetti legati alla formula della creazione, Love DifferenceMar Mediterraneo e Neon, al Terzo Paradiso. Tra tutte le sue creazioni quelle indubbiamente più note ed ormai iconiche sono La Venere degli stracci ed i suoi famosissimi Quadri Specchianti. Su quest’ultima intuizione creativa lo stesso Pistoletto dirà: “Sono entrato nel mondo dell’arte con la ricerca della mia identità, e mi sono chiesto: ‘Chi sono? Dove sono? perché sono? Dove siamo? Chi siamo? Perché siamo?’. Ho cominciato dall’autoritratto, perché è l’unica cosa che posso conoscere è il fatto che io ho un’immagine, che io esisto. L’autoritratto necessita di uno specchio, senza questo non mi vedo: io ho trasformato pian piano non solo l’immagine dallo specchio alla tela, ma ho trasformato la tela in specchio. La tela è diventa specchiante aprendosi così alla riflessione e alla riproduzione diretta di tutto ciò che sta davanti la tela, e quindi l’universo, lo spazio, il tempo, il presente che muta continuamente; tutto questo viene a essere rappresentato direttamente dalla tela, senza mia interpretazione. Io metto a disposizione soltanto l’arte, il concetto di inquadratura artistica che passa attraverso lo specchio. Poi io pongo un’immagine – perché sennò non sarebbe un autoritratto – di me stesso sulla superficie della tela specchiante. Questa non è solo la mia immagine, ma può essere di tutti perché nello specchio non sono più solo, ci siamo tutti, l’autoritratto mio diventa l’autoritratto del mondo”. Ne “La Venere degli stracci” lo specchio della degradazione a cui può o ha condotto il consumismo è rappresentato dagli stracci, in una società che spinge al continuo riacquisto di beni al solo fine del consumo e non dei bisogni reali, alimentando l’insoddisfazione e la degradazione dell’individuo. Di fronte a ciò la figura della dea, simbolo della stabilità e della memoria che sembrano controbattere al degrado di un cambiamento erroneo e troppo veloce. Lo spettatore viene quindi messo davanti alla realtà della propria assuefazioni come consumatore compulsivo, ponendosi delle domande e rendendosi conto che questo atteggiamento non è solo materiale, ma coinvolge la sua psiche, il modo di comportarsi, fino a scontrarsi e a non essere neppure più sensibile di fronte alla bellezza, al di là dei suoi connotati e canoni storico-artistici, ritenendoli in qualche modo, e aprioristicamente, anacronistici e obsoleti. Assolutamente affascinante e quasi magico il suo manifesto Il Terzo Paradiso che si concretizza e si “incarna” anche in questa mostra sotto forma simbolica e declinato e citato in molte delle sue istallazioni. Ma di cosa si tratta? Nel 2003 Pistoletto scrive il manifesto del Terzo Paradiso e ne disegna sulla sabbia il simbolo, costituito da una riconfigurazione del segno matematico d’infinito. Tra i due cerchi contigui, assunti a significato dei due poli opposti di natura e artificio, viene inserito un terzo cerchio centrale, a rappresentare il grembo generativo di una nuova umanità, ideale superamento del conflitto distruttivo in cui natura e artificio si ritrovano nell’attuale società. Nel marzo del 2004, in occasione del conferimento della laurea honoris causa in Scienze Politiche da parte dell’Università di Torino, Pistoletto annuncia pubblicamente il Terzo Paradiso come prossima fase del suo lavoro. A partire da questa data per Pistoletto  il Terzo Paradiso sarà la principale direttrice di un lavoro condotto intessendo una fitta rete di relazioni e collaborazioni con innumerevoli partner – singoli individui, associazioni, enti e istituzioni, attivi non solo in ambito artistico, ma nei più diversi ambiti della società – facendone una grande opera collettiva e partecipata. Il Chiostro del Bramante è un luogo straordinario nel centro di Roma, a pochi passi da Piazza Navona, ideato da Donato Bramante nel 1500. Grazie alla leadership al femminile e alla gestione appassionata e competente della presidente Patrizia de Marco e delle figlie Laura, Giulia e Natalia de Marco, DART – Chiostro del Bramante si è affermato negli anni come punto di riferimento per tutti coloro che vogliono scoprire l’arte moderna e contemporanea, con mostre di alto valore artistico e culturale, percorsi didattici per ogni fascia d’età, laboratori e visite guidate per tutti i pubblici. La mostra dedicata a Michelangelo Pistoletto al Chiostro del Bramante è un’occasione unica per poter conoscere e ammirare l’opera di uno dei più grandi artisti contemporanei, un artista che ha saputo trasformare la sua arte in un’esperienza senza limiti. Qui per tutte le informazioni.