Roma, Sala Umberto: “L’onesto fantasma” di Edoardo Erba

Roma, Sala Umberto Stagione 2022/ 2023
“L’ONESTO FANTASMA”
drammaturgia e regia di Edoardo Erba
con GIANMARCO TOGNAZZI, RENATO MARCHETTI, FAUSTO SCIARAPPA E CON LA PARTECIPAZIONE IN VIDEO DI BRUNO ARMANDO
Musiche Originali Massimiliano Gagliardi
Scene Alessandro Chiti
Disegno luci e fonico David Barittoni
Produzione Altra Scena , Viola Produzioni

Roma, 03 Maggio 2023
“L’Onesto Fantasma” è un’opera teatrale sofisticata e coinvolgente che racconta la storia di un’amicizia unica tra quattro attori, messa a dura prova dalla prematura scomparsa di uno di loro. La pièce, abilmente intrecciata tra momenti di realismo e scene di chiaro richiamo shakespeariano, propone un’interpretazione originale dell’Amleto, narrato dalla prospettiva del fantasma, e rappresenta un tributo appassionato al teatro, luogo in cui ogni conflitto si dissolve e si trasforma in accettazione attraverso la poesia. Il dolore per la perdita è ancora fresco, e guardare i video sui loro cellulari sembra riaprire una ferita che mai si rimarginerà completamente. I tre attori rimasti sembrano trovare coraggio e sostegno reciproco, proprio come facevano durante la tournée che li ha visti inseparabili. Mentre si avventurano in un nuovo capitolo della loro carriera teatrale, il quartetto un tempo vivace, ora ridotto a trio, fatica a ritrovare la stessa energia e il legame profondo che condividevano con Nobru. Il tempo ha indebolito ulteriormente il loro legame, ma i membri rimasti continuano a onorare la memoria del loro defunto amico attraverso spettacoli eccezionali. Nonostante le difficoltà, traggono forza l’uno dall’altro e lavorano instancabilmente per mantenere viva la passione per il teatro che ha caratterizzato il loro gruppo fin dall’inizio. L’idea nasce all’improvviso: Costa, con l’aiuto di Tito, vuole convincere Gallo a mettere in scena “Amleto”. Nelle loro intenzioni, portare lo spettacolo a teatro non solo offrirebbe all’ormai affiatata coppia l’opportunità di riaffermarsi nel mondo della recitazione, ma permetterebbe anche a Gallo di mostrare il suo talento a un pubblico ancora più vasto. Con entusiasmo e trepidazione, Tito e Costa presentano la loro proposta a Gallo, che inizialmente sembra restio a tornare alle sue radici teatrali. Tuttavia, quando i due parlano con passione del loro amore per le arti e del processo creativo, Gallo comincia a mostrarsi entusiasta dell’idea. In questa appassionante narrazione di ambizione, amicizia e resilienza, seguiamo il cammino di questi tre individui nel tentativo di affrontare le sfide dell’industria dello spettacolo, rimanendo fedeli alla loro visione artistica. Portando “Amleto” sul palcoscenico di un prestigioso teatro, sperano di rinnovare il loro legame e la loro carriera, dimostrando che passione e determinazione possono trionfare sugli ostacoli della vita. Pur sentendosi “amputati” e tormentati dalla tragica perdita di Nobru, i membri della compagnia teatrale sanno che devono trovare un modo per andare avanti. Costa, Tito e Gallo lottano con la nuova realtà delle loro vite senza il loro caro amico, ognuno portando il pesante fardello di essere un “Senza”. In cuor loro, comprendono che continuare a esibirsi sul palcoscenico non è solo un modo per onorare la memoria di Nobru, ma anche un’opportunità per celebrare l’impatto duraturo che ha avuto sulle loro vite personali e professionali. La riluttanza della star del cinema a interpretare l’Amleto è comprensibile, ma è fondamentale che si renda conto che, inserendo il nome di Nobru nello spettacolo come il Fantasma, non stanno sminuendo la sua eredità, ma piuttosto la mantengono viva in modo potente e significativo. Solo attraverso l’unità e il coraggio, Costa, Tito e Gallo possono davvero rendere omaggio al loro amico scomparso, trovando nel contempo guarigione dentro di sé e ridando vigore alla loro compagnia teatrale, un tempo fiorente. Le scenografie di Alessandro Chiti, pur essenziali, sanno evocare suggestioni intense. Il palcoscenico è dominato da pochi ma significativi elementi, tra cui spicca un grande monitor dove vengono proiettati alcuni video dell’amico scomparso, che richiamano incessantemente la sua presenza. Luci e ombre rivestono un ruolo di primo piano, contribuendo a creare l’atmosfera ideale per l’apparizione del fantasma e per le scene shakespeariane. L’incredibile direzione artistica presente in questa rappresentazione sottolinea il genio creativo di Edoardo Erba, che dirige con maestria ogni componente per potenziare l’effetto generale della performance. Ogni dettaglio, dall’illuminazione curata da David Barittoni – con le sue sfumature “naturali” durante i momenti intimi e i fasci di luce decisi quando gli attori dominano la scena con i loro monologhi shakespeariani – alla colonna sonora originale di Massimo Gagliardi che accompagna un testo già rimarchevole, si fonde in un’esperienza teatrale avvolgente. Il susseguirsi delle varie apparizioni sceniche rappresentano abilmente l’inesorabile fluire del tempo, mentre i tre attori mettono in risalto con stupefacente maestria la meta-teatralità del testo, dando vita ai loro personaggi con un impegno e una competenza senza pari. Inoltre, la selezione meticolosa dei tempi, delle pause, del movimento e della fisicità contribuisce in maniera significativa all’eleganza e al fascino di questa sofisticata produzione.In questa raffinata pièce, assistiamo alle interpretazioni di Gianmarco Tognazzi, Renato Marchetti, Fausto Sciarappa e, attraverso un’apparizione video, Bruno Armando. La loro consolidata capacità attoriale conferisce allo spettacolo un’impronta marcata e avvincente. Gianmarco Tognazzi esibisce una notevole versatilità nel suo ruolo, passando con disinvoltura attraverso momenti comici e drammatici e sempre con grande credibilità. La sua presenza scenica si rivela incisiva, permettendo al pubblico di cogliere tutte le sfumature del suo personaggio. Renato Marchetti, dotato di un’innata capacità empatica, offre una performance intensa e appassionata. Il suo talento e la sua esperienza si traducono in una recitazione che emoziona e stimola la riflessione . Fausto Sciarappa sorprende il pubblico con la sua interpretazione, esibendo un’impressionante abilità nel cambiare registro emotivo e svelando una profondità emotiva di rara intensità. La sua recitazione risulta fondamentale per dare vita a momenti di forte impatto drammatico e comico. Infine, l’apparizione video di Bruno Armando aggiunge un elemento di sorpresa e originalità allo spettacolo. Sebbene non sia presente fisicamente sul palcoscenico, riesce comunque a trasmettere emozioni e a contribuire notevolmente all’atmosfera complessiva dello spettacolo. L’intrigante trama, combinata con le bellissime performance dei protagonisti, coinvolge il pubblico in un’esperienza teatrale sicuramente di livello.  Foto LiveMedia/LPM/Roberto Bettacchi Qui per tutte le informazioni.