Roma, “Panorama XIX. L’Ottocento nelle collezioni della Galleria Nazionale”

Roma, Galleria Nazionale di Arte Moderna (GNAM)
Via delle Belle Arti 131
PANORAMA XIX
Curatrice Chiara Stefani

Dal 28 giugno 2023 al 28 Luglio 2023
Roma, 30 Giugno 2023
«… In fondo il mondo è intorno a me, non di fronte a me»
Maurice Merleau-Ponty
La mostra “Panorama XIX. L’Ottocento nelle collezioni della Galleria Nazionale”, concepita da Cristiana Collu con il contributo di Chiara Stefani, rappresenta un affascinante viaggio attraverso una selezione di opere dell’Ottocento, tutte parte della pregevole collezione della Galleria Nazionale. Questa raccolta è il risultato di un meticoloso e graduale processo di acquisizione, con opere ottenute da collezionisti privati, Esposizioni Nazionali, Promotrici d’Arte, Biennali di Venezia, lasciti testamentari e donazioni generose. La mostra mette in luce la ricchezza e la diversità dei generi artistici del XIX secolo, un periodo che ha segnato un passo fondamentale verso la modernità. Durante questo secolo, gli artisti hanno cercato di esprimere la complessità dei processi visivi attraverso vari strumenti, tra cui la camera oscura, lo specchio Claude, le lanterne magiche, gli stereoscopi e l’illusione dei panorami, tutti elementi che hanno contribuito alla nascita del cinematografo. Accogliendo i visitatori, il Salone Centrale ospita oltre 200 opere, tra cui dipinti e sculture, esposte per dare vita a un nuovo capitolo di “Time is Out of Joint”. “Le tecniche di realtà virtuale assistite da computer – con lo sviluppo delle interfacce e dell’interattività – sono un’evoluzione dei sistemi di rappresentazione che affondano le loro radici nei  dispositivi utilizzati nei secoli scorsi per comprendere, scoprire, ampliare e modificare la visione. L’immersione attraverso le immagini consiste nel provocare un’esperienza soggettiva, quella di trovarsi nello spazio costruito dalla presenza e dalla disposizione delle immagini.
Benvenuti nella realtà reale. All’inizio del secolo, i dispositivi per la visione panoramica erano ancora abbastanza rudimentali. I panorami, opere pittoriche che rappresentavano paesaggi o eventi storici su vasti supporti circolari, venivano dipinti su tele montate su strutture cilindriche. Gli spettatori si posizionavano al centro della struttura e potevano ammirare il panorama in tutta la sua grandezza. Tuttavia, questi dispositivi richiedevano uno sforzo immaginativo considerevole da parte dello spettatore per immergersi nell’opera. Con l’avanzare della tecnologia, emersero nuovi dispositivi che miravano a creare un’esperienza più coinvolgente. Uno dei più famosi fu il diorama, ideato da Louis Daguerre e Charles-Marie Bouton. Il diorama combinava l’uso di luci, trasparenze e ombre per creare un’illusione di profondità e realismo. Tuttavia, fu solo con l’avvento della fotografia e, successivamente, del cinema che l’esperienza panoramica raggiunse un nuovo livello di immersività. Nel corso del tempo, la tecnologia cinematografica permise di andare oltre l’immagine fissa e di creare esperienze immersive ancora più coinvolgenti. Oggi, nel XXI secolo, le esperienze artistiche immersive continuano a evolversi con l’uso delle nuove tecnologie digitali. La tecnologia dei visori per la realtà virtuale (VR) ha trasformato il modo in cui le persone interagiscono con il mondo digitale. Il metaverso è la nuova frontiera nell’ambito delle esperienze digitali immersive. Un ambiente condiviso in cui le persone possono interagire tra loro e con le cose in tempo reale. È un’esperienza che va oltre la semplice realtà virtuale, consentendo agli utenti di creare e personalizzare il proprio avatar e di esplorare ambienti complessi. È esattamente quello che accade quando si visita fisicamente la mostra Panorama XIX alla Galleria Nazionale”. Cristiana Collu, Direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea . L’ allestimento di Chiara Stefani si distingue come un omaggio raffinatamente elaborato alle tradizioni classiche, permeato di rimandi evocativi alle esposizioni museali del XIX secolo. Pur richiamando l’eclettismo delle quadrerie e delle raccolte d’arte di quel periodo, Stefani supera la mera citazione, reinventando l’allestimento artistico attraverso l’armoniosa unione di materiali eterogenei in un mosaico unico d’arte contemporanea. Il risultato è un’audace fusione di elementi che, pur radicati nel passato, si proiettano nella contemporaneità, manifestando una visione artistica innovativa. La sua abilità nel coniugare tradizione e innovazione conferisce al suo lavoro una risonanza che si estende oltre l’ambito puramente artistico, riflettendo l’evoluzione costante della nostra società e della nostra percezione dell’arte. Nell’affascinante lavoro della curatrice, l’elemento visuale si intreccia con quello cinematografico, elevando l’immersione artistica ad un nuovo livello. Questo approccio rivoluzionario cattura e coinvolge l’osservatore, invitandolo a un viaggio evolutivo di percezioni e comprensioni artistiche, che si dispiegano in un ciclo affascinante e profondo. L’arte di Stefani, quindi, non si limita a presentare un’immagine statica. L’esposizione si arricchisce ulteriormente grazie alla presenza di opere video e estratti cinematografici, tra cui spicca “Il Gattopardo” di Luchino Visconti. Questa mostra si rivela un’opportunità unica per apprezzare la bellezza e la varietà dell’arte dell’Ottocento, un’epoca che ha segnato una svolta fondamentale nel panorama dell’arte moderna. Photo Credit: Adriano Mura. Qui per tutte le informazioni.