Verona, Estate Teatrale Veronese 2023: Andrea Pennacchi in “Shakespeare & me”

Vreona, Teatro Romano, Estate Teatrale Veronese 2023
“SHAKESPEARE & ME”
Di e con Andrea Pennacchi
musiche dal vivo di Giorgio Gobbo
produzione Teatro Boxer
responsabile tecnico Christian Reale
organizzazione Vanessa Gibin, Marialaura Maritan
Verona, 7 settembre 2023
Partendo dalla premessa che, chi scrive, non aveva una grande conoscenza del “fenomeno Pennacchi”, avendolo solo casualmente incrociato in tv, all’interno del programma “Propaganda live” di Diego Bianchi, quindi sapevo ben poco del creatore del Pojana e del territorio del Pojanistan. All’annuncio dello spettacolo “Shakespeare & Me” all’interno della stagione teatrale del Teatro Romano di Verona, mi sono premunito di leggere l’omonimo volumetto, del 2022, versionediciamo “ampia” di quello che Pennacchi racconta nello spettacolo che, in sostanza altro non è che un divertito, ironico e autoironico racconto di vita nel quale si inserisce l’incontro con il “Bardo”.  il pubblico veronese, che sicuramente conosce Pennacchi e ha “esaurito” le due serate al Romano, ne ascolta divertita la narrazione che, partendo dall’adolescenza nella periferia di Padova, agli anni scolastici “foresti”, all’istituto “Francesco Baracca” di Forlì, con le spacconete e risse per questioni di “tose” ( e qui l’attore cita Shakespeare, inserendo frasi tratte dal monologo sull’onore di Falstaff). Seguono gli intricati percorsi: il servizio militare, l’università, i primo approcci al teatro sperimentale, fino ad arrivare alla casuale occasione di narrare Shakespeare in giro per le scuola del Veneto. Una “galoppata” che indubbiamente mettono in luce le capacità di empatia, immediatezza, semplicità, divertimento anche nel volere “smontare” lo Shakespeare teatrale più debole ( da qui parte l’esilarante narrazione de “i due gentiluomini di Verona”) per chiudere  con il Puck (“pronunciato come si scrive” e non all’inglese…altro argomento trattato da Pennacchi). Una novantina di minuti, inframmezzati dalla musica “live” del bravo chitarrista Giorgio Gobbo. Quasi inutile dire che il successo di pubblico è stato pieno e convinto.