Roma, Teatro Vittoria: “La morte della Pizia” dal 10 al 15 ottobre 2023

Roma, Teatro Vittoria
LA MORTE DELLA PIZIA

di Friedrich Dürrenmatt
traduzione Renata Colorni edita da Adelphi
adattamento teatrale Patrizia La Fonte e Irene Lösch
regia di Giuseppe Marini
con Patrizia La Fonte e Maurizio Palladino
scena Alessandro Chiti
costumi Helga H. Williams
musiche originali Paolo Coletta
disegno luci Alessandro Greco
foto di scena Pino Le Pera
assistente alla regia Giorgia Macrino
organizzazione Rossella Compatangelo
produzione Progetto Goldstein
in accordo con Arcadia & Ricono Ltd
per gentile concessione di Diogenes Verlag
Le molte verità di Delfi e le fake news intorno alla vicenda di Edipo, manipolate da oracoli e veggenti, hanno colori grotteschi e beffardi nel racconto di Durrenmatt, pubblicato nel 1976 e uscito in Italia nel 1988, qui adattato in forma teatrale. Nel tentativo di conoscere e capire la realtà, si fa sempre più leggibile il conflitto insanabile tra chi vede la follia del caso e chi cerca di leggere un senso organico nel groviglio degli accadimenti che ci travolgono. Pannychis Undici, sacerdotessa Pizia alla fine dei suoi giorni, assistita dal sacerdote Merops Ventisette, sensale e cassiere, è chiamata dal potente Tiresia a rivedere le vicende e le profezie -di cui entrambi si sono resi in diverso modo artefici- al cospetto imbarazzante delle vittime dei loro responsi. Edipo, Giocasta, la Sfinge, appaiono sulla scena come visioni rivelatrici della fragilità dei nostri mezzi di conoscenza. Dürrenmatt smaschera in chiave grottesca il mito e delinea con tinte forti lo smarrimento degli uomini, travolti da un groviglio di eventi incontrollabili. I Greci sono costretti a scegliere una loro verità, immersi nel chiacchiericcio confuso di informazioni contrastanti, in mezzo a un vortice di oracoli e profezie. Il testo rimanda al cinismo delle informazioni pilotate e al caos di notizie che oggi disorienta anche di più che al tempo dei Greci o in quello di Dürrenmatt. Così abbandonati alla deriva, siamo anche noi costretti a scegliere una nostra verità. Unica consolazione e liberazione dal panico: qualche momento di sorprendente e amarissimo riso. Qui per tutte le informazioni.