Roma, Teatro Vascello: “Trilogia del Vento: Una cosa enorme” dal 10 al 12 Novembre 2023

Roma, Teatro Vascello
Dal 10 al 12 novembre 2023

LA TRIOLOGIA DEL VENTO: UNA COSA ENORME
uno spettacolo di Fabiana Iacozzilli
Spettacolo vincitore Last Seen 2021 Krapp’s Last Post
con Marta Meneghetti, Roberto Montosi
scene Fiammetta Mandich
luci Luigi Biondi, Francesca Zerilli
suono Hubert Westkemper
musiche Tommy Grieco
realizzazione body suit Makinarium (special – visual – effects)
collaborazione ai costumi Davide Zanotti, Anna Coluccia
aiuto regia Francesco Meloni
assistente alla regia Cesare Santiago Del Beato
assistente alla drammaturgia Carola Fasana
fonico Jacopo Ruben Dell’Abate
collaborazione artistica Lorenzo Letizia, Luca Lòtano, Ramona Nardò
foto di scena Manuela Giusto
un ringraziamento a Giorgio Testa
produzione Cranpi, La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello Centro di Produzione Teatrale, Fondazione Sipario Toscana-Centro di Produzione teatrale, Carrozzerie | n.o.t

con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio – Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili – Area Spettacolo dal Vivo
con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo, Periferie Artistiche Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio, ATCL Circuito multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini
con il supporto di Nuovo Cinema Palazzo, Labirion Officine Trasversali
Si ringraziano Sheila Heti, Orna Donath e tutte le donne e gli uomini intervistat_ durante il cammino. Le loro storie hanno dato la possibilità di fare luce su una materia ancora così incandescente.
Debutto: Biennale Teatro 2020
Il desiderio di essere madre e la paura di diventarlo, la capacità di prendersi cura e la difficoltà di generare sono il cuore di questo lavoro. In scena una donna con una pancia enorme.  La donna si muove nel suo spazio fatto di pochi oggetti tra i quali riesce ancora a essere sé stessa: un frigorifero, una macchina del gas, una poltrona, una pianta morta. La donna è in costante e paranoico ascolto di una minaccia che incombe dall’alto. È incinta da un tempo indefinito e da un tempo infinito cerca di tenere dentro di sé il proprio pargolo, di impedirgli di venire al mondo. Che peso ha nelle viscere di una donna l’essere o il non essere madre? Che forma o che resistenza accanita assumiamo nel ritrovarci a doverci prendere cura di qualcuno? Che peso ha un figlio e che peso ha un padre morente? In una lentezza serrata, senza scampo, “Una cosa enorme” parte dal confronto aperto con l’essere generativo per spostare poi la domanda sull’essere generati. Fabiana Iacozzilli declina le molte interviste fatte nel corso del processo artistico e le parole di Orna Donath e di Sheila Heti sull’essere madri, nel silenzio, fino a dissolvere l’azione scenica in una dimensione installativa. Qui per tutte le informazioni.