RomaEuropa Festival 2023: “Mellowing” di Christos Papadopoulos

RomaEuropa Festival 2023, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
MELLOWING”
Coreografia Christos Papadopoulos
Musica Coti K
Direzione artistica Dance On Ensemble Ty Boomershine
Performers Javier Arozena, Alba Barral Fernández, Ty Boomershine, Anna Herrmann, Emma Lewis, Miki Orihara, Tim Persent, Jone San Martin, Marco Volta, Lia Witjes Poole
Assistente alla coreografia e Guest Performer Georgios Kotsifakis
Costumi Werkstattkollektiv
Luci Eliza Alexandropoulou
Produzione DANCE ON/ Bureau Ritter
Roma, 15 novembre 2023
Una danza minimalista e astratta, quella proposta dal coreografo greco Christos Papadopoulos al Romaeuropa Festival. Il titolo Mellowing, che in inglese rimanda all’acquisizione di un sapore del tutto morbido come risultato di un processo di maturazione, ben si associa al collettivo visto in scena, Dance On Ensemble, formato da danzatori professionisti over 40. Su uno sfondo e un tappeto bianco che ricorda una composizione suprematista di Malevič, appare vestita di grigio una danzatrice che al buio esplora ogni singolo elemento di una normale camminata, fin dall’articolarsi delle dita dei piedi sul pavimento. Da questo studio fisiologico non è esclusa fin da principio una componente più propriamente umana. Dopo aver attraversato in diagonale la scena, la performer si guarda intorno smarrita, ma subito il viso si distende in un sorriso. La vibrazione di un cellulare avvertita in sala, si trasforma in una vibrazione corporea, che risalendo dai piedi coinvolge quasi impercettibilmente spalle e collo. Empaticamente la stessa ondulazione si comunica alla seconda performer comparsa in scena, che senza bisogno alcuno di una narratività esteriore precisa attraverso la consapevolezza del proprio corpo una realtà di interprete matura. Tra le due danzatrici vi è comunque la suggestione di un sussurro all’orecchio o il ritrovamento per terra di un auricolare, ma sono solo minimi appigli che danno il via a una creazione coreografica dal forte impatto ipnotico. La semplice oscillazione del corpo accompagnata da giochi di sguardi crea rispecchiamenti e un continuo formarsi e sfaldarsi di relazioni uomo-donna, uomo-uomo, donna-donna, singolo-gruppo, corpo di ballo-pubblico in sala. Compattato a triangolo sullo sfondo, il gruppo si associa metaforicamente alla meccanicità del ticchettio di un orologio. Tuttavia, attraverso variazioni nel movimento e nella musica, dalla matematica emotiva delle sensazioni corporee si passa alla danza. Basta poco: un pas de bourée, un’isolazione delle spalle, il fluttuare delle braccia. Necessario è però lasciarsi andare, sia da parte dei performers, sia da parte del pubblico rimasto finora in sospeso. Del resto, la danza è innata nell’uomo, insieme al sentimento del ritmo. Ed è questo che ci trasmette la creazione di Papadopoulos in un’immagine che si impone alla mente prima di svanire, indicandoci che la danza è anche filosofia. Foto Cosimo Trimboli