César Franck (Liège 1822 – Paris 1890): “Les oeuvres pour piano”

CD 1: Deux premières compositions (1835); Grande Sonata op. 10 (1835); Eglogue (Hirten Gedicht) op. 3 (1842); Premier Grand Caprice op. 5 (1843); Ballade op. 9 (1844)
CD 2: Trois petits riens op. 16 (unpublished) (1844); 16 short selected pieces for harmonium (1858-1863); Prélude, Fugue and variation op. 18 (1860-1862); Les plaintes d’une poupée (1864); «Les Djinns» poème symphonique pour piano et orchestre (1884); Danse lente (1865)
CD 3: «Variations symphoniques» pour piano et orchestre (1885); Prélude, Choral et Fugue (1884); Prélude, Aria et Finale
Orchestre de l’Opéra Royal de Wallonie. Roger Rossel (direttore). Patrick Dheur (pianoforte). T. Time: 64’12’’ (CD1); 55’10” (CD2); 58’12’’ (CD3). 3 CD Stradivarius STR37222
A duecento anni dalla nascita di César Franck l’etichetta Stradivarius ha dedicato al compositore belga  uno splendido triplo album il cui programma, costituito dalla sua produzione pianistica, anche in trascrizione e con orchestra, consente all’ascoltatore di avere un’idea completa del suo pianismo. Si parte, infatti, da alcuni lavori composti nel 1835 da un tredicenne Franck e rappresentati da due Esquisse e dalla graziosa Grande sonata op. 10 nella quale, accanto a un sfoggio di tecnica nei passi di agilità, si rivela una buona cantabilità, comunque lontana dalle prove mature del compositore, i cui primi frutti incominciano ad intravedersi nell’Eglogue (1842), nel Grand Caprice (1843), nella Ballade (1844) e nei Trois petits riens (1846).  Insieme a questi lavori, dei quali alcuni inediti, trova spazio la produzione pianistica maggiore di Franck, rappresentata da Les plaintes d’une poupée (1864), da «Les Djinns» poème symphonique pour piano et orchestre (1884) dalla Danse lente (1865), dalle «Variations symphoniques» pour piano et orchestre (1885), dal Prélude, Choral et Fugue (1884) e dal Prélude, Aria et Finale, che costituiscono oggi dei capisaldi del repertorio pianistico. Completano il programma una raccolta di 16 brevi pezzi per harmonium, composti probabilmente per un suo allievo tra il 1858 e il 1863, e la trascrizione, realizzata da Harold Bauer, del Preludio, Fuga e variazione op. 18 (1860-1862), che, pur essendo quella maggiormente eseguita dai pianisti per la sua fedeltà, purtroppo non rende la ricchezza di colori e la maestosità, soprattutto nella fuga, dell’originale organistico.

Queste pagine sono interpretate in modo eccellente da Patrick Dheur il quale, dotato di una solidissima tecnica, affronta con facilità i passi più impervi soprattutto dei brani più maturi di Franck. La sua prova si segnala anche per un tocco particolarmente espressivo che gli consente di evidenziare i momenti di maggiore lirismo, tra cui quelli dell’Eglogue o ancora il preludio e la variazione del Prélude, Fugue et variation. In «Les Djinns» e nelle «Variations symphoniques» Dheur è accompagnato dall’Orchestre de l’Opéra Royal de Wallonie diretta da Roger Rossel che sceglie ottimi tempi e sonorità adeguate tanto da integrarsi quasi con il solista, come avviene per esempio nel passo delle «Variations symphoniques» in cui il pianoforte risponde con degli accordi arpeggiati agli staccati dei legni, dai quali differisce solo per il timbro.