Alla“ Sala La Cavallerizza del Teatro Litta di Milano, nel circuito delle Manifatture Teatrali Milanesi, è in scena fino al 14 aprile “Le notti bianche” di Fedor Dostoevskij, nell’adattamento di Elena Patacchini e per la regia di Stefano Cordella. Solo due personaggi si muovono in una Pietroburgo notturna e deserta, il sognatore (Diego Finazzi) e Nasten’ka (Alma Poli), due anime sole, che per caso incrociano i loro destini, segnandoli per sempre. Nonostante le raccomandazioni della ragazza, il sognatore si innamora e di fronte a questo sentimento autentico la timida fantasia si mostra per quello che è: “Schiava di un’ombra, di un’idea”. E invano il sognatore fruga nei suoi vecchi sogni cercandone uno che possa scaldarlo come l’emozione che sta provando nell’incontro con Nasten’ka. Perché anche la più elaborata delle allucinazioni non può competere con la vita che esplode. In questo modo, il posto dei sogni verrà rapidamente sostituito dai rimpianti. Tra la nostalgia per quello che non ha mai vissuto e la malinconia per le occasioni sprecate, il sognatore trascorre quattro notti con Nasten’ka assaporando per la prima volta nella sua vita la consistenza della realtà, l’adrenalina del presente e la possibile costruzione di un futuro.
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