Roma, Palazzo Altemps: “Terme di Diocleziano. Fotografare il Museo Nazionale Romano”

Roma, Palazzo Altemps
TERME DI DIOCLEZIANO. FOTOGRAFARE IL MUSEO NAZIONALE ROMANO
Roma, 12 Aprile 2024
Nel cuore di Roma, il Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps ha recentemente ospitato l’inaugurazione della mostra Terme di Diocleziano. Fotografare il Museo Nazionale Romano”. Curata da Giorgio Di Noto, docente presso la Rome University of Fine Arts (RUFA), e Chiara Giobbe, responsabile di Palazzo Altemps, l’esposizione ha messo in luce il lavoro di documentazione fotografica realizzato dagli studenti di fotografia di RUFA nelle storiche Terme di Diocleziano, uno degli spazi più antichi e suggestivi del museo. In concomitanza con l’evento è stato presentato un volume, pubblicato dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), che offre una panoramica completa del progetto fotografico, inserendosi in una più ampia iniziativa annuale di documentazione che vede RUFA collaborare con l’ICCD per esplorare il patrimonio dei musei e delle istituzioni culturali italiane. Palazzo Altemps ha fatto da cornice al dibattito “Documentare il Patrimonio Culturale”, arricchito dagli interventi dei direttori delle istituzioni partecipanti, che hanno discusso le sfide e le soddisfazioni del progetto. Gli spazi della sede storica delle Terme di Diocleziano sono stati accessibili agli studenti di RUFA, che hanno esplorato e fotografato le Grandi Aule, il Chiostro di Michelangelo, e vari ambienti interni ed esterni del complesso. Questa opportunità unica è stata amplificata dalla possibilità di documentare gli spazi durante una mostra archeologica internazionale ” L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi” e successivamente durante le fasi preparatorie di un importante progettò di restauro chiamato URBS, dalla città alla campagna romana. Gli studenti hanno documentato questi ambienti sotto diverse condizioni di luce, di giorno e di notte, creando immagini che riflettono la maestosità e l’atmosfera temporaneamente spoglia delle Terme, offrendo una visione personale e innovativa del sito attraverso il loro obiettivo. Questo non solo come esercizio accademico ma come vera e propria esplorazione artistica e tecnica. Questa esposizione fotografica non è soltanto quindi un’esibizione delle capacità tecniche degli studenti di fotografia della Rome University of Fine Arts, ma un’immersione profonda nel loro processo creativo e interpretativo. Ogni fotografia, accuratamente selezionata per l’esposizione, non è solo un’immagine fissa di un momento, ma una narrazione visiva che riflette diversi approcci personali e artistici: tecnico, emotivo, dinamico, strutturato e concettuale. Il modo in cui le fotografie sono state presentate al pubblico rivela un ulteriore livello di pensiero e cura artistica. Alcuni degli scatti sono stati stampati su pergamene sospese dal soffitto, fluttuanti nell’aria come delicate vele che catturano e diffondono la luce in modo suggestivo. Altri sono stati disposti su tavolini a cavalletto, simili a provini di stampa, offrendo una visione più immediata e intima delle opere. Questo allestimento minimalista, ma estremamente efficace, amplifica il potere visivo delle immagini, enfatizzando l’estetica e guidando i visitatori attraverso un percorso morbido e coinvolgente. La semplicità nella costruzione della mostra non solo esalta le opere esposte ma si integra con esse, creando un ambiente in cui ogni elemento contribuisce all’esperienza complessiva. Gli studenti non si sono limitati a cimentarsi nella sola fotografia; hanno anche assunto un ruolo attivo nella progettazione e realizzazione dell’insieme, dimostrando le loro competenze non solo come fotografi ma anche come curatori e scenografi dell’esposizione. Il Prof. Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano, ha evidenziato l’importanza del progetto come testimonianza delle trasformazioni in corso nei diversi spazi del museo, sottolineando la speranza di continuare la fruttuosa collaborazione con l’ICCD e RUFA. Il Direttore dell’ICCD, Carlo Birrozzi, ha ricordato come il progetto si inserisca nella tradizione secolare del Gabinetto Fotografico Nazionale, dedicato alla documentazione del patrimonio culturale italiano, con risultati che arricchiranno l’archivio fotografico online dell’istituto. L’Arch. Fabio Mongelli, Direttore di RUFA, ha lodato l’impegno degli studenti nel progetto, che ha permesso loro di immergersi completamente in tutte le fasi della documentazione, contribuendo così a un dialogo continuo tra accademia e istituzioni museali per la valorizzazione dei patrimoni culturali e artistici. Il progetto “-Z“, ora alla sua seconda edizione, continua a evolversi, promettendo nuove e intriganti iniziative per il futuro, come anticipato durante l’incontro a Palazzo Altemps, stabilendo un modello di collaborazione culturale che potrebbe servire da esempio a livello nazionale e internazionale. Il Museo Nazionale Romano continua a incarnare la sua vocazione di fulcro culturale e educativo, rimanendo fedele alla sua missione di divulgazione. In quest’ottica, il museo non solo custodisce e valorizza le testimonianze del passato, ma si apre anche a innovative collaborazioni che trascendono i confini nazionali, coinvolgendo scuole e istituzioni internazionali in una serie di iniziative culturali ed educative. Questo approccio permette al museo di fungere da piattaforma di scambio culturale e di apprendimento interculturale, dove studenti e accademici di varie nazionalità possono condividere conoscenze, idee e prospettive. Attraverso esposizioni, workshop, conferenze e collaborazioni con università e altre istituzioni culturali, il Museo Nazionale Romano non solo amplifica il suo raggio d’azione educativo, ma contribuisce anche a formare una comunità globale più consapevole e sensibile verso il patrimonio storico e artistico. La continua apertura a nuove iniziative testimonia l’impegno del museo nel promuovere un dialogo costante tra il passato e il presente, rendendo la cultura accessibile e rilevante per le nuove generazioni e per un pubblico internazionale. In questo modo, il Museo Nazionale Romano si conferma come un istituto che, pur radicato nella storia, guarda al futuro con un impegno proattivo verso l’educazione e la cultura globale. Photocredit @RUFA