Roma, Ambasciata di Francia presso la Santa Sede: “Conversazione a Villa Bonaparte: Una Serata al Tempo del Cardinal Prospero Colonna di Sciarra”

Roma, Ambasciata di Francia presso la Santa Sede
CONVERSAZIONE A VILLA BONAPARTE: Una Serata al Tempo del Cardinal Prospero Colonna di Sciarra
per volontà di S.E. Madame Florence Mangin, Ambasciatrice di Francia presso la Santa Sede ed il Signor Giuseppino Adriano
in collaborazione con Roma Barocca in Musica
Ensemble “Le Stagioni”:
Soprano, SOPHIE JUNKER

Violino, KATI DEBRETZENI
Violoncello, PATRICK LANGOT
Direzione e Clavicenbalo, PAOLO ZANZU
Roma, 23 Maggio 2024
Continua la serie di appuntamenti musicali organizzati e voluti da Sua Eccellenza Florence Mangin, Ambasciatrice di Francia presso la santa Sede ed il Signor Giuseppino Adriano . Il concerto che ha incantato il numeroso pubblico convenuto fa parte di un ciclo di “Serate Musicali” a Villa Bonaparte, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede. Il programma scelto, ricco di arie e sonate poco conosciute o raramente interpretate, è stato presentato in un luogo assolutamente adatto e coerente per contesto artistico e storico. Il titolo della serata, “Conversazione a Villa Bonaparte: Una Serata al Tempo del Cardinal Prospero Colonna di Sciarra”, non è affatto casuale. Come illustrato da numerose testimonianze dell’epoca, le conversazioni erano spesso menzionate nei diari e nei resoconti dei viaggiatori stranieri in visita a Roma durante tutto il corso del Settecento. Queste forme di socialità urbana, che si svolgevano nei palazzi degli aristocratici romani a beneficio di un pubblico selezionato, offrivano alla musica uno spazio variabile da una riunione all’altra. I rappresentanti delle grandi famiglie patrizie e i cardinali svolgevano un ruolo sociale di rilievo nell’organizzazione di queste serate mondane, rafforzando così la loro posizione e il loro potere. Per gli invitati, queste riunioni rappresentavano un’opportunità unica per ascoltare i migliori interpreti del momento, impegnati nell’esecuzione delle opere di compositori alla moda. Villa Bonaparte, con la sua affascinante aura e la sua ricca storia, rappresenta un luogo di notevole rilevanza culturale. La villa fu commissionata dal cardinale Silvio Valenti Gonzaga (1690-1756), un rinomato collezionista di opere d’arte e bibliofilo. Sebbene la costruzione dell’edificio si protrasse per un periodo considerevole, il cardinale poté godere della sua creazione solo per un breve lasso di tempo. La sua visione di un palazzo che incarnasse la magnificenza e la cultura dell’epoca fu solo parzialmente realizzata durante la sua vita. Le conversazioni, come illustrato da numerose testimonianze dell’epoca, sono spesso menzionate nei diari e nei resoconti dei viaggiatori stranieri in visita a Roma durante tutto il corso del Settecento. Queste forme di socialità urbana, che si svolgevano nei palazzi degli aristocratici romani a beneficio di un pubblico selezionato, offrivano alla musica uno spazio variabile da una riunione all’altra. I rappresentanti delle grandi famiglie patrizie e i cardinali svolgevano un ruolo sociale di rilievo nell’organizzazione di queste serate mondane, rafforzando così la loro posizione e il loro potere. Per gli invitati, queste riunioni rappresentavano un’opportunità unica per ascoltare i migliori interpreti del momento, impegnati nell’esecuzione delle opere di compositori alla moda. La serata ha reso omaggio a cinque eminenti compositori del periodo: il romano Pietro Maria Crispi e i napoletani Niccolò Jommelli, Antonio Aurisicchio, Davide Perez e Tommaso Traetta. L’organico dell’Ensemble “Le Stagioni”, composto da violino, violoncello e clavicembalo, ha risposto con diligenza e partecipazione emotiva alle direttive filologiche del Maestro Paolo Zanzu. La formazione si è confermata compatta e omogenea, con un equilibrio perfetto tra volume e armonia, ulteriormente valorizzato da un’acustica eccellente. Al violino, Kati Debretzeni si è distinta come un’interprete avvincente e scrupolosa della migliore prassi esecutiva barocca, caratterizzata da un suono pieno, rotondo e luminoso, accompagnato da una tecnica portentosa. Patrick Langot ha offerto una performance notevole al violoncello, contribuendo con la sua maestria a rendere il gruppo di musicisti ancora più coeso. Paolo Zanzu, oltre a dirigere l‘ensemble con maestria, ha brillato al clavicembalo, regalando momenti straordinari sia dal punto di vista esecutivo che interpretativo. Zanzu è riuscito a mantenere un perfetto equilibrio, evitando di cadere nella retorica di genere e riuscendo persino a scherzare con il pubblico, dimostrando una rara capacità comunicativa. La carriera di Zanzu, segnata da incontri fondamentali con giganti come William Christie e Sir John Eliot Gardiner, di cui è stato assistente per molti anni, si riflette nella sua arte. Il giovane direttore e clavicembalista ha mostrato di avere tutte le carte in regola per continuare a crescere e affermarsi nel panorama musicale internazionale. Non da meno è stata la performance del soprano Sophie Junker, la cui voce ha saputo fondere chiarezza e corposità in un’espressione nel complesso elegante e convincente. La Junker ha incantato il pubblico, regalando una interpretazione stilisticamente impeccabile e profondamente emozionante. La sua tecnica vocale, affidabile per controllo e generosa nell’estensione, ha permesso di esprimere una gamma di sfumature emotive che ha toccato il cuore degli ascoltatori. A suo favore, una splendida gravidanza portata con disinvoltura e bellezza, come è giusto che sia.
Gli interventi attoriali degli artisti, sia in scena che tra gli spettatori, si sono distinti per una “deliziosa leziosità“, fungendo da raccordo tra un’esecuzione e l’altra e introducendo elementi di freschezza e leggerezza. Gli invitati, pienamente appagati dall’aspetto musicale, hanno tributato applausi entusiasti a tutti gli interpreti. Il successo della serata ha celebrato non solo il talento degli artisti, ma anche la visione e l’impegno dell’Ambasciatrice , la cui instancabile dedizione continua a elevare il profilo culturale dell’istituzione che rappresenta e della città di Roma. Photocredit @P.Ferrari-Ambassade de France près le Saint-Siège