Pascal Dusapin (n. 1955): “Penthesilea” (2015)

Opéra avec prologue, 11 scènes et épilogue d’après Heinrich von Kleist. Livret de Pascal Dusapin et Beate Haeckl. Natascha Petrinsky (Penthesilea), Marisol Montalvo (Prothoe), Georg Nigl (Achilles), Werner Van Mechelen (Odysseus), Ève-Maud Hubeaux (Oberpriesterin), Wiard Witholt (Bote), Yaroslava Kozina (Botin), Marta Beretta (Amazone). Orchestre symphonique et choeurs de la Monnaie. Saténik Khourdoïan (maestro concertatore). Registrazione live: 7 e 9 aprile 2015 presso il Teatro de La Monnaie di Bruxelles. T. Time: 88′ 52″. 2CD Cypres Record CYP4654

Settima opera di Pascal Dusapin, Penthesilea, il cui libretto è stato tratto dal compositore e da Beate Haeckl dalla tragedia di Heinrich von Kleist, mette in scena uno dei miti più crudeli dell’antica Grecia, nel quale trova espressione l’eterna dicotomia tra amore e morte. Schieratasi in qualità di regina delle amazzoni con i Troiani contro i Greci, Panthasilea, caduta prigioniera di Achille, si innamora dell’eroe acheo che crede di aver sconfitto. Scoperta la verità, però, lo uccide prima di suicidarsi. Questo dramma di amore e morte dai risvolti atroci e disumani, in quanto l’amore, lungi dall’essere visto come dono di sé, si risolve in un possesso brutale dell’altro, è reso con grande forza icastica dalla musica di Dusapin. Ciò appare evidente già nella scelta delle voci dei protagonisti, perlopiù, medio-basse. Penthesilea è, infatti, un mezzosopranto e, al suo fianco, Achilles è un baritono, mentre Odysseus è un basso. Inoltre il dramma, in 2 atti (11 scene complessive a cui vanno aggiunti il prologo e l’epilogo) scorre, senza lungaggini, anche se in un ritmo lento che sembra dare all’opera una solenne arcaicità, e si concentra sugli scontri tra i due protagonisti accompagnati, a volte, anche da sonorità onomatopeiche che richiamano la battaglia. Molto interessante, a tale proposito, è l’orchestrazione, caratterizzata da colori scuri, ai quali si uniscono il cimbalo e il sistro che ambientano perfettamente la scena nel mondo classico nel quale il pubblico viene subito catapultato dal suggestivo prologo. Di grande effetto è il secondo atto, nel quale si consuma la tragedia.
È possibile ascoltare
quest’opera, rappresentata per la prima volta nel mese di aprile del 2015 presso il Teatro de La Monnaie di Bruxelles, in un’incisione live pubblicata dall’etichetta Cypres Record di ottima qualità a partire dalla concertazione di Saténik Khourdoïan che riesce a far risaltare la varietà timbrica della partitura senza mai soverchiare i cantanti. Dotata di un ottimo mezzo vocale nel quale spicca un bel settore grave, Natascha Petrinsky è una Penthesilea convincente soprattutto quando rappresenta gli aspetti più tormentati del suo persanaggio. Al suo fianco Georg Nigl è un Acchilles del pari convincente sia quando incarna il guerriero sia quando ammorbidisce la sua linea di canto per chiamare Penthesilea. Voce dal timbro chiaro particolarmente interessante nel settore acuto, Marisol Montalvo spicca soprattutto nei momenti lirici. Ottime le prove anche di Werner Van Mechelen e di Ève-Maud Hubeaux, perfettamente calati nelle parti, rispettivamente, di Odysseus e della Gran Sacerdotessa. In ruolo tutti gli altri, Wiard Witholt (Bote),Yaroslava Kozina (Botin), Marta Beretta (Amazone) e ottima la prova del coro.