Orchestra Verdi di Milano: “La meravigliosa storia dell’Uccello di Fuoco”

Stagione sinfonica 2020-2021
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Giovanni Marziliano
“La meravigliosa storia dell’Uccello di Fuoco”
Ideazione progetto e narratore Paolo Marzocchi
musiche di Igor Stravinskij Paolo Marzocchi
Illustrazioni
Agnese Franchini
Milano, 30 aprile 2021 – in streaming (streaming.laverdi.org).
Di un certo interesse è il progetto intitolato La meravigliosa storia dell’Uccello di Fuoco, che è stato ideato da Paolo Marzocchi ed è stato trasmesso in streaming dall’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi di Milano venerdì 30 aprile. Paolo Marzocchi, che da narratore legge la fiaba alla quale si era ispirato Stravinskij per la composizione di questo suo capolavoro, ci fa entrare, infatti, nello studio del compositore russo, dimostrando come dei temi popolari possano essere rielaborati al punto tale da essere quasi irriconoscibili. Partendo da una sua rielaborazione del tema di Happy Birthday da lui stesso realizzata per l’Orchestra Verdi di Milano, nella quale la celebre melodia viene quasi del tutto nascosta attraverso una scrittura densa che la rende difficilmente riconoscibile, pian piano illustra come Stravinskij abbia rielaborato alcuni temi russi facendoli ascoltare in una sua orchestrazione, più vicina all’originale, e in quella del compositore russo. Dopo, Marzocchi illustra anche i temi che accompagnano e caratterizzano gli snodi della trama del balletto coadiuvato dall’orchestra e dalle funzionali illustrazioni di Agnese Franchini le quali appaiono anche durante l’esecuzione della partitura di Stravinskij. Il concerto si conclude con l’esecuzione del lavoro di Stravinskij nella versione del 1945 da parte dell’Orchestra Verdi diretta, per l’occasione, da Giovanni Marziliano. Dotato di un gesto tecnicamente preciso, il direttore italiano, ha fatto ben risaltare i colori della complessa partitura di Stravinskij evidenziando bene i temi caratterizzanti i vari personaggi e le situazioni evocate dal compositore russo. Corretta, infatti, la scelta dei tempi e delle sonorità da quelle più delicate, come i due temi esposti dall’oboe e dal violino, che rappresentano rispettivamente l’Uccello di Fuoco e il Principe Ivan che va alla sua caccia, a quelle graffianti del Finale. Una nota finale va fatta alla regia televisiva sempre ben curata con belle riprese panoramiche e primi piani efficaci e alla scelta del bianco e nero che aggiunge un tocco di fiabesco all’esecuzione dei passi richiamati come esempi dal narratore Marzocchi nella parte iniziale.