Le cantate di Johann Sebastian Bach: “O ewiges Feuer, o Ursprung der Liebe” (1727)

Cantata BWV 34 “O ewiges Feuer, o Ursprung der Liebe” (“O fuoco eterno, o sorgente d’amore”) per la Domenica di Pentecoste (Lipsia, 1 giugno 1727)
1 Coro
Tromba I-III, Timpani, Oboe I/II, Violino I/II, Viola, Continuo
O fuoco eterno, o sorgente d’amore,
infiamma e consacra i nostri cuori.
Fà che le fiamme celesti li avvolgano e li penetrino,
noi vogliamo, o Altissimo, essere il tuo tempio,
ah, le nostre anime siano a te gradite nella fede.
2 Recitativo Tenore
Signore, i nostri cuori contengono
la tua Parola di verità:
ti è piaciuto essere negli uomini,
fà che il mio cuore sia tuo;
Signore, penetralo con la tua grazia.
Un santuario così prescelto
possiede esso stesso la gloria più grande.
3 Aria Contralto
Felici voi, anime elette
che Dio ha scelto come sua dimora.
Chi può vantare una beatitudine più grande?
Chi può contare l’abbondanza delle benedizioni?
E questa è l’opera del Signore.
4 Recitativo Basso
Se Dio sceglie le sacre dimore
in cui abita la salvezza,
deve anche colmarle delle sue benedizioni
e ricompensare il seggio del suo santuario.
Il Signore pronuncia sulla sua santa casa
questa parola di benedizione:
5 Coro
Pace su Israele.
Rendete grazie alle miracolose mani dell’Altissimo,
Rendete grazie, Dio ha pensato a voi.
Sì, la potenza della sua benedizione manda
pace su Israele,
pace su di voi.
Traduzione di Emanuele Antonacci