Per la prima domenica dopo il Natale, Bach ha composto tre cantate, la prima, in ordine di tempo è Tritt auf die Glaubensbahn BWV 152 scritta a Weimar dove fu eseguita la prima volta il 30 dicembre 1714. Su testo di Solomo Franck, questa cantata, rispetto alla festività liturgica e al rapporto con le letture prescritte dagli ordinamenti ecclesiastici non ha nulla di specifico da dire, mentre dal punto di vista musicale questo lavoro è alquanto singolare e di certo non ripetuto nella produzione bachiana. Prima di tutto la presenza di una “Ouverture” quantunque Bach usi, e non senza ragione, il termine “Concerto” e poi il finale, un “duetto” in stile di danza a 6/4 in tempo “moderato”, il tutto con la presenza di un organico strumentale costituito da flauto, oboe, viola d’amore e viola da gamba. È quasi per sottolineare il significato individuale fortemente incline al sentimentalismo pietistico del testo di Franck che Bach si orientato verso una simile ambientazione solistica, non più della ripetuta nel corso della sua carriera creativa. Questa soluzione è subito proposta in tutta evidenza dal brano introduttivo bipartito il cui primo elemento, “Adagio” si presenta con un flusso quasi un richiamo di uno svolazzo melodico che, a turno, interessa nel breve giro di quattro battute, flauto, oboe, viola d’amore, mentre la viola da gamba si libera si a raddoppiare la parte del continuo. Il secondo elemento, l'”allegro moderato” è un’ampia fuga nello stile di permutazione e dunque estremamente rigoroso. Per quanto riguarda le altre pagine segnaliamo la presenza nel primo recitativo (nr. 3 basso)di una preziosa figura musicale, carica di significato simbolico. A partire dalla frase “…In Israel zum Fall und Auferstehen..” (“in Israele per la rovina e la resurrezione), il concetto di “Fall” è sottolineato da Bach con salto di decima (dal fa diesis a re diesis inferiore), per indicare la “rovina”. Il medesimo salto avviene in senso ascendente, questa volta dalla frase “Weil sie boshaftig an ihn rennet Und Gottes Huld” (perché malevolmente vi si scaglia contro senza riconoscere la grazia e la misericordia di Dio) che riguadagna la tonalità di fa diesis. Delle tre arie, l’ultima è un duetto concepito come un vero e proprio dialogo tra il soprano (L’Anima) e il basso (Gesù), una pagina che vede costantemente impegnate le due voci in un gioco di domande (l’Anima) e di risposte (Gesù) spesso in imitazione canonica, per brevi frasi musicalmente compiute e simmetriche come i versetti di un Corale.
Nr 1 – Sinfonia
Flauto, Oboe, Viola d’amore, Viola da gamba, Continuo
Nr 2 – Aria (Basso)
Cammina sul sentiero della fede,
Dio ha posto la pietra
che regge e sostiene Sion,
uomo, su essa non vacillare!
Cammina sul sentiero della fede!
3 – Recitativo (Basso)
Il Salvatore è stato mandato in Israele
per la rovina e la resurrezione. 2
La nobile pietra è senza difetto,
eppure il mondo malvagio
si ferisce su di essa,
si, inciampandovi cade all’inferno,
perché malevolmente vi si scaglia
contro senza riconoscere la grazia
e la misericordia di Dio! 3
Ma beato è
il cristiano eletto che edifica
la sua fede su questa pietra angolare
trovando per essa redenzione e salvezza.
4 – Aria (Soprano)
Roccia, più preziosa di qualunque tesoro,
aiutami, affinchè in ogni tempo
per mezzo della fede ponga su di te
le fondamenta della mia salvezza
e non mi ferisca contro di te,
roccia, più preziosa di qualunque tesoro!
5 – Recitativo (Basso)
Il mondo sapiente è contrariato,
poiché il Figlio di Dio ha abbandonato
il supremo trono del suo onore
per rivestire se stesso di carne e sangue
e soffrire in forma umana.
La più grande saggezza di questo mondo
davanti al disegno dell’Altissimo
diventa la più grande follia. 4
Ciò che Dio ha stabilito
la ragione non può decifrarlo; la guida cieca
induce in errore gli spiriti ciechi.
Nr.6 Aria/Duetto (Soprano, Basso)
Anima (Soprano):
Come comprenderti, prediletto delle anime?
Gesù (Basso):
Devi negare te stesso e rinunciare a tutto!
Anima (Soprano):
Come riconoscere la luce eterna?
Gesù (Basso):
Riconoscimi nella fede e non temere!
Anima (Soprano):
Vieni Signore, insegnami a disprezzare il mondo!
Gesù (Basso):
Vieni anima, per il dolore giungerai alla gioia!
Anima (Soprano):
Ah, guidami, mio amato, e io ti seguirò!
Gesù (Basso):
Dopo la sofferenza e il disonore ti darò la corona.
Traduzione Emanuele Antonacci