Le Cantate di Johann Sebastian Bach: Lunedì dell’Angelo

La Cantata Erfreut euch, ihr Herzen BWV 66 è basata sulla cantata profana “Der Himmel dacht auf Anhalts Ruhm und Glück”  BWV 66a, composta da Bach nel 1718 per celebrare il compleanno del principe Leopoldo di Anhalt-Cöthen. Il materiale musicale viene riadattato e riutilizzato da Bach nella Cantata eseguita a Lipsia il 10 aprile del 1724,  il secondo giorno dopo Pasqua (quello che viene genericamente chiamato “Pasquetta” o Lunedì dell’Angelo, o Lunedì in Albis).
La Cantata si apre con un Coro tripartito, un tripudio generale per l’evento glorioso della Risurrezione. È preceduto da un brillante preludio orchestrale in cui una piccola figurazione gioiosa esce dalla partitura e si ritrov e sviluppa nell’accompagnato del coro, che esordisce con le voci di contralto e tenore. La parte centrale, abbastanza sviluppata, riflessiva, è affidata principalmente alle voci di Contralto e in cui i le parole sono ‘Ihr könnet verjagen / Das Trauren, das Fürchten, das ängstliche Zagen’ (Puoi scacciare / il lutto, la paura, il tremore ansioso). Al basso è affidata la prima  bellissima aria tripartita, con oboe concertante. Bach si sofferma su “ewige” (eterno) nella sua prima sezione. La seconda sezione inizia con le parole «Jesus erscheinet, uns Friede zu geben, / Jesus berufet uns, mit ihm zu leben» (Gesù appare per darci la pace, / Gesù ci chiama a vivere con lui). Il successivo recitativo-duetto è aperto dal tenore e ha chiari si riferimenti al racconto evangelico di Gesù che appare ai due discepoli mentre si incamminano verso Emmaus. Il Tenore rappresenta La Speranza di  uno di questi discepoli “Mein Grab und Sterben bringt euch Leben, / Mein Auferstehn ist euer Trost” (“La mia tomba e la mia morte ti portano la vita, / la mia risurrezione è il tuo conforto”). mentre al contralto è affidato il Timore. Questi sentimenti contrastanti li troviamo nel duetto in cui Speranza canta “Mein Auge sieht den Heiland auferweckt” (Il mio occhio ha visto il Salvatore risorto) e il Timore “Kein Auge sieht den Heiland auferweckt” (Nessun occhio ha visto il Salvatore risorto). Entrambi cantano la stessa musica nella forma di Canone. Alla fine il Timore è vinto  e le due voci si esprimono nella gioia dell’aria-duetto tripartito, con un brillante violino concertante. Nella sezione centrale le due voci affermano con sicurezza: “Nun ist mein Herze voller Trost, / Und wenn sich auch ein Feind erbost, / Will ich in Gott zu siegen wissen” (Ora il mio cuore è pienamente consolato ed anche se un nemico mi affrontasse infuriato saprei come vincerlo in Dio.). La Cantata si chiude con un breve Corale che prende un verso da “Christ ist erstanden” (1529), un canto popolare tedesco del XII sec. a sua volta derivato dalla Sequenza Pasquale “Victimae paschali laudes”.

Nr.1 Coro
Gioite, cuori,

fuggite, dolori,
il Salvatore vive e regna in voi.
Potete allontanare
pene, timori, tormenti angoscianti,
il Salvatore ristabilisce il suo regno spirituale.
Nr.2 – Recitativo (Basso)
La tomba è spezzata e la nostra pena è finita,
la bocca proclama le opere di Dio;
il Salvatore vive, e nonostante il male e la morte
colui che crede vive in prosperità.
Nr.3 – Aria (Basso)
Innalzate un canto di lode all’Altissimo
per la sua compassione e la sua eterna fedeltà.
Gesù è venuto a donarci la pace,
Gesù ci chiama a vivere con lui,
ogni giorno la sua misericordia si rinnova.
Nr.4 – Recitativo, dialogo e duetto (Contralto e Tenore)
Tenore:
La gioia di vivere con Gesù
è come un raggio di sole nel nostro cuore.
Contemplare il Salvatore ricolmi di fiducia
e costruire in sé stessi il Regno dei cieli
è la vera ricchezza dei cristiani.
Ma anche se sperimento il conforto celeste
ed il mio spirito cerca qui serenità e riposo,
il mio Salvatore mi richiama con forza:
la mia tomba e la mia morte vi portano la vita,
la mia resurrezione è il vostro conforto.
La mia bocca vuole intonare un’offerta,
mio Salvatore, per quanto sia piccolo,
povero, insignificante
davanti a te, o grande vincitore,
il canto di vittoria e di lode che ti offro.
Tenore:
I miei occhi hanno visto il Salvatore risorto,
Contralto:
Nessun occhio ha visto il Salvatore risorto,
Tenore:
La morte non lo imprigiona più nelle bende.
Contralto:
La morte lo imprigiona ancora nelle bende.
Tenore:
Come può il timore nascere ancora dal cuore?
Contralto:
Come può la tomba lasciar uscire i morti?
Tenore
Se Dio giacesse in una tomba,
né la tomba né la morte potrebbero trattenerlo.
Contralto:
Ah Dio! Tu che hai vinto la morte, tu per il quale
le tombe si aprono, i sigilli si spezzano,
io credo, ma aiuta la mia debolezza,
tu puoi rendermi più forte;
conquista me ed il mio spirito dubbioso,
il Dio che compie meraviglie ha tanto fortificato
il mio spirito col suo potente soccorso
da renderlo capace di riconoscere Gesù risorto.
Nr.5 Aria/Duetto (Contralto e Tenore)
Contralto
Temo le tenebre della tomba e mi rammarico
di essere stato privato della mia salvezza.
Tenore
Non temo le tenebre della tomba
e spero di non essere privato della mia salvezza.
Insieme
Ora il mio cuore è pienamente consolato
ed anche se un nemico mi affrontasse infuriato
saprei come vincerlo in Dio.
Nr.6 – Corale
Alleluia! Alleluia! Alleluia!
Dobbiamo tutti gioire,
Cristo sarà nostra consolazione.
Signore pietà.