Le cantate di Johann Sebastian Bach: Domenica della SS.Trinità

Le tre grandi feste della cristianità,  in ordine di importanza: Pasqua Pentecoste e Natale, solennizzate per tre giorni consecutivi dalla chiesa evangelica, sin dai primi ordinamenti liturgici romani sono state dotate di un supplemento di celebrazione a distanza di otto giorni, all’ottava di Pentecoste,  ossia alla domenica successiva tale festa, Per lungo tempo però non si attribuirono significati particolari. a é quel giorno che venne indicato il nome domenica “Vagans”, ossia “vuota”. Tale “lacuna” venne colmata con una messa votiva o con una messa di tutti i Santi. Nel X° secolo il vescovo Stefano di Liegi,  propose  di celebrare in quella domenica il mistero della Santissima Trinità, entrata subito nella tradizione popolare grazie alla diffusione che ne fecero i monaci claudiacensi e  cistercensi. La festa della Trinità dopo opposizioni e vessazioni venne definitivamente inserita nel calendario liturgico romano al tempo della cattività avignonese, nel 1331 ad opera del Papa Giovanni XXII° Alcuni anni prima, però,  nel 1264, era stata istuzionalizzata la festa del “Corpus Domini”, che veniva celebrata originariamente il giovedì successivo l’Ottava di Pasqua (ora nel rito romano si celebra nella Domenica successiva la festa della Trinità).
La festa della Trinità ha trovato un particolare favore nella chiesa luterana, lo dimostra il fatto che il compùto delle Domeniche dopo la Pentecoste, come avviene nei paesi cattolici, diventano domeniche successive alla festa della Trinità,  quindi si chiamano domenica prima, seconda,  terza ecc dopo la Trinità. La lettura evangelica per la festa della Trinità è tratta dal capitolo III° del Vangelo di Giovanni vers.1-15. che racconta l’incontro di Gesù con Nicodemo, con l’affermazione centrale che narra:”In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio…” Nella tradizione Cristiana Il versetto ribadisce la necessità del battesimo e su questo argomento che  Solomo Franck imposta il testo per la Cantata “O heilges Geist und Wasserba” BWV 165  per questa festa eseguita a Weimar Il 16 giugno 1715 che in più punti è una vera e propria parafrasi deltesto di Giovanni. Articolata in sei numeri, la cantata, che venne ripresa a Lipsia nel 1724, comporta un impiego di strumenti assai ridotto: due parti di violino, una di viola, oltre al basso continuo. Alla voce di basso sono affidati due ampi recitativi, alle altre tre voci solistiche tre arie bipartite. In ossequio alla varietà, la forma è diversificata:  l’aria per soprano (Nr.1) con archi, in carattere di “fuga”, quella affidata al contralto (Nr.3) in stile “ostinato”, mentre l’ultima, cantata dal tenore (Nr.5), con violini all’unisono, è quadripartita.

Nr.1 – Aria (soprano)
O battesimo d’acqua e di Spirito Santo,
che ci fa entrare nel Regno di Dio
e ci inscrive nel libro della vita!
Acqua che lava tutti i peccati
con il suo potere miracoloso
e ci dona la vita nuova!
O battesimo d’acqua e di Spirito Santo!
Nr.2 – Recitativo (Basso)
La nascita nel peccato della dannata stirpe di Abramo
ha provocato la collera di Dio, la morte e la distruzione.
Poiché chi è nato dalla carne
non è che carne corrotta dal peccato,
avvelenata ed infetta.
Quanto è benedetto un cristiano!
Egli diviene, per mezzo dell’acqua e dello Spirito,
figlio della grazia e della beatitudine,
egli si riveste di Cristo
e della veste bianca della purezza,
egli si riveste del sangue di Cristo, abito purpureo
di gloria, nel bagno del battesimo.
Nr.3 – Aria (Contralto)
Gesù, che per mezzo del tuo sangue
con il battesimo mi hai destinato
alla vita, alla salvezza ed alla beatitudine,
aiutami ad apprezzare tali doni
e a rinnovare questo vincolo di grazia
per la mia intera vita.
Nr.4 – Recitativo (Basso)
Io ho giurato, sposo della mia anima
grazie a cui sono rinato a nuova vita,
di esserti fedele per sempre,
santissimo agnello di Dio; eppure,
ahimè, ho spesso tradito l’impegno del battesimo
senza mantenere ciò che avevo promesso,
abbi pietà di me, Gesù, nella tua misericordia!
Perdona i peccati che ho commesso,
tu sai, mio Dio, con che dolore sento ancora
il morso dell’antico serpente;
il veleno del peccato infetta mente e anima,
aiutami a scegliere te con fede,
immagine rosso sangue di un serpente
che è stato innalzato sulla croce,
che cancella ogni dolore
e mi dona vita nuova, quando ogni forza svanisce
Nr.5 – Recitativo (Basso)
Gesù, morte della mia morte,
consèntimi nella mia vita
e nella mia agonìa finale
di tenere a mente
che sei tu il serpente che mi salva
dal veleno del peccato.
Guarisci, Gesù, corpo e anima,
che io possa avere la vita!
Nr.6 – Corale
La sua Parola, il suo battesimo, la sua ultima cena
ci preservano dalla sventura,
lo Spirito Santo nella fede
ci insegna a credere in essi.