Le cantate di Johann Sebastian Bach: Festa della natività di San Giovanni Battista

Per la festa della natività del Battista del 24 giugno del 1723, veniva eseguita a Lipsia la Cantata Ihr Menschen, rühmet Gottes Liebe BWV 167. Bache era a Lipsia da soli due mesi trovandosi subito impegnato con mole considerevole di lavoro. Per ognuna delle prime quattro domeniche le congregazioni avevano goduto di ampie cantate, spesso in due parti. Questa BWV 167 si presenta invece come una breve composizione dal sapore cameristico, con solo cinque numeri: un’aria, due  recitativi, un duetto e un Corale. Non è ben chiara la ragione di questa scelta, se dettata dalla fretta o altro, in ogni caso dimostra come Bach si muovesse sperimentando diverse forme, libero da una visione strutturale unica. La cantata, su testo di Johann Gramann (1487-1541) si apre con una elegante, aria tripartia per tenore (nr.1 – “Voi uomini, lodate l’amore di Dio”). L’espressione della pagina è intimamente gioiosa, con fluente melisma sulla “preiset” (pregate) nella celebrazione la bontà dei doni divini. Segue il recitativo del contralto (nr.2 – “Sia lodato il Signore, Dio d’Israele) che ancora una volta ci mostra la sensibilità e la varietà espressiva di Bach che passa liberamente dal recitativo all’arioso e viceversa. In questo caso il contralto esprime la benedizione di Dio che ha mandato suo Figlio e Giovanni che aveva aperto la strada al Salvatore. La sezione recitativa si conclude alla menzione degli “orfani peccatori” 11-13) ma alla parola ” ricondurli pentiti nel Regno dei Cieli”, ossia al volere esprimere la grazia Dio, si materializza l’arioso. Il nr.3, l’aria-duetto tripartita tra il soprano e il contralto è il nucleo centrale della cantata, sul il testo che afferma  “Il Verbo di Dio non delude. Ciè che promette, accade” le due voci sono sostenute dal basso continuo e dal malinconico timbro  dell’oboe da caccia, strumento con suggestioni che richiamano un senso di tristezza che Bach tramuta in espressione di espressione di convinzione rassegnata che è quasi indiscussa certezza. In tal senso, le due voci annunciano il messaggio divino come una voce sola, avvolte dal suono dell’oboe: la parola di Dio è solida certezza!. Il secondo e ultimo recitativo (nr.4 “Il nato di donna  venuto al tempo compiuto”) è cantato dal basso. Una pagina, semplice, sobria che si collega direttamente al Corale finale (Nr.6 – “Lode, Gloria e onore, al Padre…”) che qui si riveste di un semplice, quanto brillante e gioioso smalto strumentale. Una perfetta aderenza a quanto proclama il testo: la totale fiducia nella parola di Dio verso il quale proclamiamo e cantiamo il nostro  ‘amen’ con il cuore e con l’anima.

Nr.1 – Aria (Tenore)
Voi uomini, lodate l’amore di Dio
e pregate la sua benevolenza!
Lodatelo con un cuore semplice,
affinché, al momento fissato
il corno della salvezza, il cammino della vita
ci doni, in Gesù, suo figlio.
Nr.2 – Recitativo (Contralto)
Sia lodato il Signore, Dio d’Israele,
che nella sua grazia si è rivolto verso di noi
e suo Figlio
che dall’altro trono celeste
ci stato inviato per salvare il mondo.
All’inizio fu inviato Giovanni
che doveva preparare la via,
il cammino al salvatore;
poi venne Gesù stesso,
per fai gioire con grazie e amore
i poveri uomini
e gli orfani peccatori
e ricondurli pentiti nel Regno dei Cieli.
Nr. 3 – Aria-Duetto (Contralto, soprano)
Il Verbo di Dio non delude.
Ciè che promette, accade.
Ciè che in Paradiso
e dopo centinaia di anni
egli promise ai nostri padri,
noi l’abbiamo sperimentato in Dio.
Nr.4 – recitativo (Basso)
Il nato di donna è venuto
al tempo compiuto;
il segno che il Dio di Abramo,
campione della fede, aveva promesso,
è come lo splendore dei raggi del sole,
e il nostro dolore è alleviato.
Un muto Zaccaria prega
Dio a piena voce per i suoi prodigi,
che al popolo ha rivelato.
Considerate, cristiani, ciè che Dio ha fatto
per voi: cantate a lui un inno di lode!
Nr.5 – Corale
Lode, gloria e onore
Al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo!
Che cresca in noi
quello che ha promesso per la sua grazia,
sia in lui la nostra fiducia,
abbandoniamoci completamente a lui,
rimettiamoci di cuore a lui,
che il nostro cuore, forza e volontà
siano rivolti verso di lui;
allora cantiamo:
Amen, noi tutto possiamo
se crediamo dal profondo del cuore.