Le cantate di Johann Sebastian Bach: Festa della della visitazione di Maria

La Cantata  “Herz und mund und Tat und Leben” BWV 147a, composta a  Weimar nel 1707 è però giunta a noi solo nella versione ampliata per Lipsia, dove venne eseguita il 2 luglio 1723 per la festa della visitazione di Maria a Elisabetta. Anche in questo come in molto altri casi, Bach probabilmente perchè incalzato dal dover provvedere musica in tempi stretti, ha utilizzato materiale musicale preesistente. A suggerirgli il riutilizzo della cantata del 1707 fu sicuramente l’analogia dell’”affetto”, la parità di condizione “sentimentale” che è quella della dolcezza, attestata fra l’altro dalla presenza del “Magnificat”, espresso nel Vangelo di Luca. La visitazione di Maria ad Elisabetta era una festa molto radicata nella coscienza popolare, divenuta festa di precetto a partire dal 1389. La solennità dell’evento è resa dalla presenza di una tromba nella solenne pagina d’apertura, un coro dalla struttura tripartita, con il “da capo”, nella si alternanto passi in stile fugato, ad altri monodici. Il concetto di “maestoso” è ribadito nell’aria del basso (Ich will von Jesu Wundern singen – Voglio cantare i miracoli di Gesù), l’ultima di quattro, che vede il ritorno della tromba. Le tre precedenti invece esaltano il sentimento della dolcezza in diverse espressioni musicali: la prima, del del contralto (Schäme dich, o Seele, nicht – Non vergognarti, anima) è bipartita con un oboe d’amore, la seconda, del soprano (Bereite dir, Jesu, noch itzo die Bahn – Prepara, Gesù, sin da ora il tuo cammino) è tripartita con violino concertante e basso continuo, la terza affidata al tenore (Hilf, Jesu, hilf, dass ich auch dich bekenne – Aiutami, Gesù, che io possa conoscerti ) in quattro sessioni con il solo basso continuo. I recitativi, inseriti nella versione di Lipsia, mostrano una spiccata impostazione melodica, con l’intervento di strumenti concertanti. Particolarmente bello quello del contralto (Der höchsten Allmacht Wunderhand – La mano miracolosa dell’Altissimo), sostenuto da una coppia di oboi di caccia. La corona di grazia e levità ma anche di decisione e forza di queste pagine è presente anche nei due Corali che si avvale di un’ampia e celebre integrazione strumentale dall’andamento di “pastorale”.

Parte prima
1 – Coro
Il cuore e la bocca, le azioni e la vita
devono testimoniare
senza paura ed ipocrisia
che Cristo è Dio e Salvatore.
2 – Recitativo (Tenore)
Bocca benedetta!
Maria rivela la parte più intima della sua anima
attraverso preghiere e ringraziamenti;
comincia a raccontare
il miracolo che il Salvatore
ha compiuto in lei con la sua mano.
O razza umana
schiava di Satana e del peccato,
tu sei liberata per mezzo
della confortante apparizione di Cristo
da questo peso e da questa servitù!
Eppure la tua bocca e il tuo spirito ostinato
soffocano, negano una tale bontà;
ma sappi che secondo le Scritture
un giudizio implacabile ti colpirà!
3 – Aria (Contralto)
Non vergognarti, anima,
di riconoscere il tuo Salvatore,
che a sua volta ti riconoscerà
alla presenza del Padre! 1
Ma chiunque su questa terra
non avrà timore a rinnegarlo,
sarà da lui rinnegato
quando verrà nella gloria.
4 – Recitativo (Basso)
L’ostinazione acceca i potenti finchè
il braccio dell’Altissimo li rovescia dai troni;
ma d’altra parte questo braccio,
davanti a cui trema la terra intera,
innalza gli umili
che egli ha redento.
O fortunati cristiani,
forza, preparatevi,
ecco ora è arrivato il tempo favorevole, 2
ecco ora è il giorno della salvezza: il Salvatore
ti chiama a preparare corpo ed anima
con il dono della fede,
forza, chiamatelo con fervente desiderio
per abbracciarlo nella fede!
5 – Aria (Soprano)
Prepara, Gesù, sin da ora il tuo cammino,
mio Salvatore, scegli
le anime credenti
e guardami con occhi misericordiosi
6 – Corale
Sono felice perchè ho Gesù,
con forza mi stringo a lui,
affinchè conforti il mio cuore
quando sono malato e triste.
Ho Gesù che mi ama
e che dona se stesso a me;
ah, dunque non abbandonerò Gesù
anche se il mio cuore dovesse spezzarsi.
Parte seconda
7 – Aria 
(Tenore)

Aiutami, Gesù, che io possa conoscerti nella
prosperità e nel bisogno, nella gioia e nel dolore,
affinchè possa chiamarti mio Salvatore
nella fede e nella serenità, che mio cuore
possa sempre ardere del tuo amore.
8 – Recitativo (Contralto)
La mano miracolosa dell’Altissimo
è all’opera nei luoghi nascosti della terra.
Giovanni doveva essere pieno di Spirito,
il legame d’amore lo allevò
già nel ventre di sua madre,
e quindi conosceva il Salvatore
anche se non poteva ancora
nominarlo con la sua bocca,
si mosse, si agitò e sussultò
quando Elisabetta proclamò il miracolo,
quando la bocca di Maria offrì la sua lode.
Se voi, credenti, riconoscete la debolezza della carne,
se i vostri cuori bruciano d’amore,
ma le vostre bocche non proclamano ancora il Salvatore,
allora Dio vi darà la forza,
susciterà la potenza dello Spirito in voi
sì, ringraziamenti e lodi siano sulla vostra bocca.
9 – Aria (Basso)
Voglio cantare i miracoli di Gesù
e porgergli l’offerta delle mie labbra,
attraverso il legame del suo amore
egli conquisterà la mia debole carne, la mia
bocca mortale con la potenza del sacro fuoco.
10 – Corale
Gesù rimane la mia gioia,

la speranza e la linfa del mio cuore,
Gesù mi protegge da ogni dolore,
è la forza della mia vita,
la delizia e il sole dei miei occhi,
il tesoro e la felicità della mia anima;
non lascerò fuggire Gesù
dal mio cuore e dalla mia vista.
Traduzioni di Emanuele Antonacci