Bologna: Festival Respighi 2023

Sabato 30 settembre, nell’ambito della Prima Edizione del Festival Respighi (Bologna, 24 settembre-03 ottobre), organizzato dalla Fondazione Musica Insieme, si è tenuta una singolare iniziativa. Un pomeriggio (ore 15-18) dedicato al Convegno Respighi, Compositore Senza Tempo seguito da un Concerto dal titolo Colore Italiano: due autentiche facce della stessa medaglia. Ad ospitare i due momenti la Sala Mozart dell’Accademia Filarmonica di Bologna, collaboratrice dell’iniziativa ed istituzione musicale tra le più prestigiose nel nostro Paese. La Sala ricorda quel lontano 1770 in cui il quattordicenne Wolfgang si sottopose alla composizione contrappuntistica sopra «un’antifona di canto fermo» al fine di ottenere il diploma di socio dell’Accademia. Si segnala inoltre, in questa occasione, la presenza di un pianoforte appartenuto a Respighi. La prima parte, dopo i saluti istituzionali di Loris Azzaroni, Presidente della Regia Accademia Filarmonica di Bologna; Alessandra Scardovi, Presidente Fondazione Musica Insieme; Maurizio Scardovi, ideatore e Direttore Artistico del Festival Respighi Bologna, ha costituito una full immersion di interventi a cura di un gruppo di musicisti e musicologi con il compito di scandagliare ulteriormente la figura e la produzione del maestro bolognese.Di seguito il programma del convegno, presieduto dal curatore Piero Mioli: Vincenzo De Felice (il Concerto gregoriano e il violinismo di Respighi), Luigi Verdi (La classe di composizione di Respighi a Roma), Silvia Paparelli (Respighi storico della musica), Salvatore Dell’Atti (Respighi e la musica antica), Floriana Pedarra (Gli archivi milanesi e il Centro Studi Respighiani “Potito Pedarra”), Andrea Macinati ( L’organo nella creatività di Respighi).
A coronare l’incontro di studi un concerto con un programma ad hoc nell’interpretazione di due giovani musicisti: la violinista Emy Bernecoli e il pianista Elia Andrea Corazza. Si è trattato di un radioso percorso a due concepito in alternatim, con pagine cameristiche di Respighi, Casella, Corazza e Rota. L’applaudito Duo, caratterizzato da singolare intesa interpretativa e attenzione musicologica sui brani, come si può desumere dalla esecuzione della Sarabanda di Respighi ha salutato il pubblico con due fuori programma. Ad un primo lavoro respighiano è seguita un’inaspettata composizione del conte Guido Chigi Saracini (Siena, 1880-1965). L’opera del musicista senese ha evidenziato rapporti sia con Respighi che con Casella, e il rievocarlo ha messo in luce la sua importante attività di mecenate con l’istituzione, nel 1923, della «Micat in Vertice» presso l’Accademia Chigiana di Siena, autentica fucina per moltissimi musicisti. Interpretando l’auspicio degli organizzatori e del numeroso pubblico, presente ad entrambe le manifestazioni, si attende la pubblicazione degli Atti del Convegno, esito di nuove ricerche musicologiche ed una partecipazione sempre numerosa alle prossime iniziative di questa edizione del Festival affinché il nome di Respighi possa continuare a splendere sempre più in alto.