Le cantate di Johann Sebastian Bach: Domenica di Sessagesima

La Domenica di Sessagesima (in latino: Sexagesima) è celebrata nel Tempo di Settuagesima dalla Chiesa cattolica di Rito tridentino e di Rito ambrosiano antico all’ottava Domenica prima di Pasqua, ossia la seconda prima di Quaresima, rispettivamente denominata Dominica Exsurge dalla prima parola dell’Intróitus.
Per questa festività Bach ha composto tre Cantate, la seconda delle quali è Leichtgesinnte Flattergeister BWV181 eseguita per la prima volta a Lipsia il 13 febbraio 1724. Si tratta di una partitura che inaugura un nuovo corso nell’ambito della produzione delle cantate bachiane, quello di collocare a chiusura un ampio coro su testo libero, anzichè il classico Corale. Questo stile lo ritroveremo ad esempio nelle Cantate 134,173 e 184. Il finale di questa partitura forse non è originale, secondo alcuni studiosi, una parodia di un’opera precedente andata perduta. La Cantata si apre con una brillante del basso con gli strumenti staccati  in 4 sezioni di lunghezza uniforme. L’altra aria, affidata al tenore, che nel continuo reca l’indicazione “piano e staccato per tutto” c’è giunta incompleta e quindi è stata ricostruita. L’ultimo brano, come si è detto è un ampio Coro in una forma con “da capo”, una sezione iniziale e finale, nello stile di fuga, con l’organico strumentale arricchito da una tromba. La sezione centrale vede le voci femminili, in forma di duetto con il solo sostegno del Continuo.
Nr.1 – Aria (Basso)
Le menti superficiali e sbadate
si privano da sole della potenza della Parola.
Satana con le sue creature
cerca di impedire
che essa produca frutto.
Nr.2 – Recitativo (Contralto)
O condizione sventurata delle anime perverse
che restano lungo la strada; (1)
possono testimoniare l’astuzia di Satana
quando porta via la Parola dai cuori,
che accecati nel loro giudizio
non capiscono né riconoscono più il male.
Cuori di pietra
che resistono con tale rancore
da perdere la loro stessa salvezza
ed infine andare incontro al loro destino.
L’ultima parola di Cristo ha una potenza tale
da sgretolare le rocce stesse;
la mano dell’angelo ha spostato la pietra tombale,
sì, il bastone di Mosè
può far sgorgare acqua dalla roccia.
Saresti tu, cuore, ancora più duro?
Nr.3 – Aria (Tenore)
L’infinito numero delle spine dolorose
l’ansia del piacere di incrementare i suoi tesori,
alimentano il fuoco dei tormenti infernali
per l’eternità.
Nr.4 – Recitativo (Soprano)
Per questo motivo la nostra forza è soffocata,
il prezioso seme viene sprecato
per coloro che non sono ben predisposti
al tempo opportuno
a rendere i loro cuori un terreno fertile,
potendo gustare la dolcezza
con cui questa Parola si rivela:
il potere di questa vita e di quella futura.
Nr.5 – Coro
Concedici, Altissimo, in ogni momento
la tua santa Parola, conforto del nostro cuore.
Per mezzo della tua mano potente
tu solo puoi preparare un buon terreno fertile
nei nostri cuori.
Traduzione Emanuele Antonacci