Le Cantate di Johann Sebastian Bach: seconda domenica dopo la Trinità

Dopo la Cantata BWV 76 che abbiamo analizzato lo scorso anno, la seconda partitura dedicata alla seconda domenica dopo la Trinità è la BWV 2, “Ach Gott, vom Himmel sieh darein” eseguita la prima volta a Lipsia il 18 giugno del 1724. Alla base della composizione troviamo un inno di Martin Lutero ispirato al Salmo 12 che ritroviamo nel Coro d’apertura concepito in stile “antico” in tempo “a cappella con strumenti”, fra cui 4 tromboni raddoppianti le parti vocali. Questo tipo di condotta “arcaica” con il “cantus firmus” al contralto, lo troviamo solo in un’altra cantata la BWV 96 e contrasta nettamente con il trattamento rilevato ad altri brani introduttivi di altre cantate contemporanee ed è particolarmente sottolineato da una figura di “ostinato” nelle vesti  di una successione cromatica discendente nell’ambito che però come è caratteristica dello stile bachiano, presenta continuamente la proposta del suo contrario, una figura cromatica ascendente, in una sorta di accostamento di figure musicali di struttura uguale ma dal significato differente, quello che nella retorica viene definito come “paronomasia”.  Il Corale emerge anche nei due recitativi presenti nella Cantata (Nr.2 e 4) nei due episodi  “adagio”  in stile arioso, così come nell’aria tripartita cantata dal contralto (Nr 3) che vede la presenza di un violino obbligato. Una pagina che contrasta con la severità inizialmente  espressa nella pagina iniziale. Il violino sembra quasi voler sottolineare le parole “Rottengeisten” (spiriti settari) e il “Ketzerei” (eresia). Nell’altra aria tripartita (Nr.5) cantata dal tenore si apprezza l’abilità contrappuntistica e la bella invenzione melodica, anche frutto dallo studio appreso da Bach nella  trascrizione dei concerti italiani, coniugati con l’eredità contrappuntistica tedesca. Il corale finale, mostra una maggiore morbidezza rispetto l’austero coro iniziale.
Nr.1 – Coro
O Dio, guarda giù dal cielo
e abbi pietà di noi!
Quanto pochi sono i tuoi fedeli
tra di noi, poveri e abbandonati;
nessuno crede più alla verità
della tua Parola e la fede
è quasi scomparsa tra gli uomini.
Nr.2 – Recitativo (Tenore)
Ci insegnano vane e false astuzie
che contraddicono Dio e la sua verità;
ed i pensieri concepiti dalle loro menti
-miseria che dolorosamente affligge la Chiesa-
prendono il posto della Bibbia.
Scelgono ora una cosa , ora l’altra,
guidati dalla loro sciocca ragione;
sono come sepolcri
in apparenza puliti all’esterno
ma che contengono solo puzza e muffa
e non rivelano che sporcizia.
Nr.3 – Aria (Contralto)
O Dio, estirpa le dottrine
che distorcono la tua Parola!
Respingi le eresie
e tutti gli spiriti settari;
poichè essi parlano senza timore
sfidando colui che deve essere loro sovrano!
Nr.4 – Recitativo (Basso)
I poveri sono smarriti,
i loro sospiri, i loro lamenti angosciati
provocati dal dolore e dai tormenti
con cui i nemici affliggono le anime giuste
raggiungono l’orecchio pietoso dell’Altissimo.
Per questo Dio dice: devo essere il loro soccorso!
Ho ascoltato i loro lamenti,
ora sorge l’aiuto,
il sole splendente della pura verità
che con rinnovata potenza
crea consolazione e vita,
rinfranca e rallegra.
Avrò pietà della loro sofferenza,
la mia Parola di vita sarà la forza dei deboli.
Nr.5 – Aria (Tenore)
L’argento si purifica per mezzo del fuoco,
la Parola si verifica per mezzo della croce.
Perciò il cristiano deve sempre
portare con pazienza la sua croce e il suo dolore.
Nr.6 – Corale
O Dio, conserva pura la tua Parola
in mezzo a questa generazione malvagia;
facci restare obbedienti a te
senza essere macchiati.
La moltitudine dei senza-Dio ci circonda,
quanti dissoluti
sono esaltati dal tuo popolo.
Traduzione Emanuele Antonacci