Milano, Teatro alla Scala: “Excelsior”

Milano, Teatro alla Scala, Stagione di Balletto 2014 – 2015
“EXCELSIOR”
Azione coreografica, storica, allegorica, fantastica in due parti e undici quadri di Luigi Manzotti
Musica Romualdo Marenco
Revisione musicale Fiorenzo Carpi e Bruno Nicolai
La Luce MARTA ROMAGNA
L’Oscurantismo MICK ZENI
La Civiltà ALINA SOMOVA
Lo Schiavo FEDERICO BONELLI
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala
Direttore David Coleman
Regia Filippo Crivelliì
Scene e costumi Giulio Coltellacci
Luci Marco Filibeck
Milano, 13 luglio 2015

A ormai due mesi dall’inizio dell’Esposizione Universale e dall’ultima esibizione sulle assi del Piermarini, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala inaugura la stagione di balletto di Expo con Excelsior. Dopo il successo di Giselle ad aprile, infatti, gli scaligeri sono stati protagonisti di una breve tournée a maggio, dove hanno deliziato il pubblico polacco con un Gala nel quadro del Lódz International Ballet Festival, lasciando però bocca asciutta il fidato pubblico milanese, comunque impegnato dai numerosi titoli d’opera in cartellone. Excelsior ripaga l’attesa degli amanti del balletto. Kolossal di grande sfarzo, debuttò al Teatro alla Scala con coreografia di Luigi Manzotti e musica di Romualdo Marenco l’11 gennaio 1881 alla vigilia dell’Esposizione Universale, inaugurando il genere del “Ballo Grande” all’italiana e riscuotendo un successo travolgente. Risulta automatica la scelta di riproporlo nell’anno di un’altra Esposizione italiana: Excelsior è d’altronde sinonimo di Milano e di Scala.
L’allestimento cui oggi assistiamo è datato 1967 e porta la firma di Ugo Dell’Ara, con regia di Filippo Crivelli. Fil rouge dell’azione coreografica, storica, allegorica e fantastica è l’eterna lotta della Luce sulle tenebre dell’Oscurantismo, raccontata attraverso la ripresa di alcuni del momenti più significativi della storia del progresso umano: dall’invenzione del battello a vapore di Denis Papin alla pila di Alessandro Volta, dalla lampadina di Thomas Edison all’apertura del canale di Suez, per concludere con il traforo del Cenisio. Un tema epico e di spessore, declinato con varietà e dinamismo in 2 atti e 11 quadri di grande colore. La magnificenza del ballo è ulteriormente valorizzata dalle scene e dai costumi sfarzosi di Guido Cortellacci.
Nella replica del 13 luglio brilla la coppia formata da Alina Somova e Federico Bonelli, interpreti della Civiltà e dello Schiavo. Étoile del Teatro Marinskij, Somova unisce perfezione tecnica a leggerezza e delicatezza interpretativa, regalando una performance impeccabile. Convincente e virtuosistica, anche se a tratti leggermente rigida, l’esibizione di Bonelli, stella italiana del Royal Ballet di Londra, chiamato anche ad esibirsi nella tournèe dei Friends di Roberto Bolle nei teatri italiani e internazionali. Bravo e dinamico nell’uso della pantomima l’Oscurantismo di Mick Zeni; non sempre a suo agio Marta Romagna nel ruolo della Luce. Note di merito per la Gloria e la Folgore di Virna Toppi e per la Mora Indiana di Antonina Chapkina. Nei momenti d’insieme il Corpo di Ballo regala quadri piacevoli e di grande brio. Tra i tanti, di particolare effetto lo sventolare di bandiere nel Gran Ballo delle Nazioni e i Galop finali. Uno spettacolo complessivamente molto piacevole, reso ancor più vivace dalla bacchetta di David Coleman. Il risultato non può essere che un successo. Foto Brescia – Amisano © Teatro alla Scala di Milano