“Senza trucco!”… Ann Hallenberg

Il mezzosoprano svedese Ann Hallenberg ha studiato al National College of Operatic Art di Stoccolma con Kerstin Meyer ed Erik Sædén, e si è laureata nel 1994. Ha anche studiato con Joy Mammen a Londra. E’ apparsa in teatri quali l’Opéra National di Parigi, l’Opera di Zurigo, l’Opera Fiamminga di Antwerp, lo Staatsoper di Stoccarda, il Semperoper di Dresden, il Teatro Lirico di Bremen, l’Oper der Stadt di Bonn, il Komische Oper di Berlino, e nei teatri di Karlsruhe, Montpellier, Stoccolma, al Drottningholm Court Theatre, il National Opera norvegese, in festivals quali il Dresdener Musikfestspiele, l’Utrecht Festival di Musica Antica, l’Early Music Festival di Boston, e il Tanglewood Festival. Ann Hallenberg è una concertista molto ricercata ed è apparsa in Europa e Nord America, collaborando con importanti direttori d’orchestra. Il suo esteso repertorio spazia dal barocco a Wagner, e le sue incisioni includono  lavori di Bach, Vivaldi, Handel, Sartorio e altri. Tra i suoi prossimi impegni: “Dido and Aeneas” al Teatro La Fenice di Venezia, dal 13 al 21 marzo, Giove in Argo e Jephta di Handel a Vienna e Bordeaux.
Il tratto principale del tuo carattere?
Cerco di essere gentile con tutti e credo che gli altri facciano lo stesso. Forse sono un po’ ingenua.
Il tuo principale difetto?
Sono molto pigra
Segno zodiacale?
Pesci
Superstiziosa?
Un po’…quel tanto che basta per essere irrazionali, altrimenti sarebbe  noioso, no !?
Cosa volevi fare da grande?
All’età di 6 anni già pensavo di diventare una cantante lirica dopo, in preda ai dubbi, puntai all’archeologia ma, come vedi, sono tornata alla prima passione
Letture preferite
Mi piace leggere quasi ogni tipo di libro, l’importante è che sia di molte pagine quando sono in viaggio!
Un libro che hai amato…
Continuo a rileggere “Il Signore Degli Anelli”.
La tua famiglia ha influenzato le tue scelte ?
Si, ma in modo positivo. I miei genitori mi hanno permesso di perseguire il mio sogno di diventare una cantante, ma mi hanno fatto terminare i miei studi prima per poi poter continuare con l’università se necessario. È stato saggio da parte loro; questo è un campo così difficile ed incerto. Quando sei una teenager non puoi sapere se il tuo talento sarà sufficiente.

Cosa ti manca di più nella tua vita di oggi?
Più tempo per stare con la mia famiglia. Riuscire più spesso ad essere una madre e una moglie “normale”. È dura dover evitare di abbracciare mia figlia quando è raffreddata.
Hallenberg-Ann-062008La delusione più grande?
Tutte le volte che non ottengo un ruolo per una questione di aspetto o personalità e non di voce. Fa male ed è difficile da accettare. D’altro canto mi è capitato spesso che, per una porta che si chiudeva si aprisse un portone, che non si sarebbe aperto se non si fosse chiusa la porta di prima. Ora cerco di guardare alle delusioni con curiosità e mi chiedo: “Cosa succederà ora?”
I tuoi ricordi più cari?
Il mio matrimonio e la nascita di mia figlia.
Che importanza dai al denaro?

La vita è più facile se ce l’hai
In cosa sei più spendacciona?
Viviamo in una vecchia casa che stiamo ristrutturando e che si sta divorando più denaro di quanto mi piaccia pensare!
Collezioni qualche oggetto?
Mi piacciono le case di bambola e le miniature. Al momento non ho tempo per queste cose, ma spero di trovarlo presto!
Raccontami un tuo sogno ricorrente?
Sinceramente non me ne ricordo e penso di non averne
Di che cosa hai paura?
Che succeda qualcosa di male alla mia famiglia
Il tuo sogno più ambizioso
Sono molto felice e grata per com’è la mia vita. Ho raggiunto traguardi maggiori di quanto ritenessi possibile. Ma… naturalmente cercherò di migliorarmi se possibile!

Il momento di maggior orgoglio
La sera, poco prima della sua morte, in cui dissi a mio padre che stavo per debuttare alla Scala. Ne fu così orgoglioso e felice!
La tua più grande sfida
Salire sul palco nei panni di Ariodante a Monaco con alle spalle solo una sera di prove!
A te, chi o cosa ti imbarazza?
Quando qualcuno si rende ridicolo. Personalmente, poi, riesco a convivere coi miei errori.
La situazione più rilassante?
A casa, quando sono al peggio della forma, lavorando in giardino e ristrutturando casa!
Materia scolastica preferita?
La storia
Città preferita?
Non sono una tipa da città, ma mi trovo bene nella maggior parte delle città italiane.
Colore preferito?
Il blu
Fiore preferito?
Il lillà
La Vacanza o il viaggio che vorresti fare?
Vacanza per me significa potermi permettere di starmene a casa mia e svegliarmi nel mio letto per due settimane! Ma una replica della mia luna di miele nella Scozia del nord no sarebbe una brutta idea
Giorno o notte?
Assolutamente il giorno
La tua giornata ideale
Svegliarmi senza lo squillo della sveglia, una lunga, lenta colazione e poi qualcosa di interessante da fare. Mi piace lavorare con le mani, così che io possa vedere ciò che ho realizzato! Ciò non è possibile nel mio lavoro! Lascia il tempo che trova, per così dire!
Il tuo rifugio
Casa mia! Una vecchia canonica nella campagna svedese. Un terreno agricolo in mezzo a mucche, alberi, campagna e pace e quiete!
Il film più amato?
Ho visto “Il Dubbio” con Meryl Streep, pochi giorni fa. Ci penso ancora. Mi piacciono il dramma e la suspense, non sono un’amante delle “commedie romantiche”.

La stagione dell’anno?
La Primavera. Mi piace quando inizia il disgelo della neve, I primi cinguettii degli uccellini e il primo giorno in cui senti il sole che ti riscalda di nuovo il volto.
Il tuo rapporto con il cibo?
Appassionante!
Il posto dove si mangia peggio?
In genere il cibo è cattivo quando non viene cucinato nel paese d’origine. La cucina italiana è pessima in Francia, quella francese in Germania, quella cinese in Svezia, ecc. Mi piace provare le cucine nei paesi d’origine, è quasi sempre buono in quel caso.
Piatto preferito?
Qualsiasi cosa in cui ci siano un sacco di erbe e spezie!
Vino rosso o bianco?
Vino rosso
Cosa non manca mai nel tuo frigo…
Latte, panna e formaggio
La tua colonna sonora preferita…intesa come musica che ascolti in genere…
Forse qualcosa tratta da “Arie e danze antiche” di Respighi. Hanno un significato speciale per me e mi piace il mix fra musica antica e orchestrazione moderna!
Il cantante preferito?

Farinelli, Carestini e Marietta Marcolini!
A chi non conoscesse la sua voce, cosa le faresti ascoltare?
Veramente non saprei…
Come segui l’evoluzione della tua voce e della tua carriera?
Non mi considero di bell’aspetto… almeno non senza trucco! Comunque il look di noi artisti sta diventando sempre più importante e I registi hanno un potere spaventoso nello scegliere qualcuno in base all’immagine e non alle capacità canore. La voce cambia davvero, talvolta senza una ragione ovvia. Ho cominciato come mezzo soprano, ma quando la mia insicurezza cominciò a farmi dubitare delle mie capacità cominciai a scegliere ruoli da contralto. Ora, all’improvviso la voce è cambiata di nuovo e si è fatta più acuta. Inoltre, crescendo cerco di evitare i ruoli di ragazzi e voglio fare più ruoli femminili interessanti. (Comunque non sono mai sembrata un uomo!)
Se ti fosse data l’opportunità di scegliere un ruolo, cosa canteresti?
Difficile da dire! Sono fortunate in quanto ho già ricoperto tutti I ruoli dei miei sogni! Ariodante, Agrippina, Dejanira, Isabella (L’italiana in Algeri). Sono convinta che esistano altri ruoli fantastici nelle opera dimenticate, mai rappresentate che si trovano nelle biblioteche e negli archivi!
Il primo disco acquistato?
Die Zauberflöte. Avevo 7 anni e potetti pagarne solo la metà, l’altra metà fu “sponsorizzata” dai miei genitori!
Il tuo rapporto con la televisione?
Ci sono cose buone ed interessanti in TV, ma sono spesso sommerse da un mare di spazzatura!
Cosa fai un’ora prima di salire sul palco?
(Mio marito dice: rendermi assolutamente impossibile!)
Mi piace arrivare piuttosto presto in teatro, trasformarmi da me stessa nella “Signora Hallenberg”. Non faccio esercizi di concentrazione o roba simile, mi rendono solo nervosa. Mi piace chiacchierare coi colleghi e con la troupe!
Cosa non manca mai nel tuo camerino?
Té e infuso alla menta, ovviamente se è possibile
A cosa pensi quando ti guardi allo specchio?
“Potrebbe andar peggio…”
Come vorresti morire?
In pace e anziana
Stato d’animo attuale?
Rilassato dopo una lunga vacanza invernale con la mia famiglia.
Il tuo motto?

“Non ferire mai nessuno, fai sempre del tuo meglio e per il resto puoi fare ciò che vuoi”
(Da “Il Villaggio Di Cardamomo”, un libro per bambini norvegese)
un ringraziamento a Paolo Tancredi per la preziosa collaborazione